Perdere una persona cara è un evento che sconvolge la vita delle persone. Soprattutto quando si parla di relazioni fondanti, ovvero come quella che può instaurarsi tra i genitori e i figli, il lutto genera un dolore molto forte che sarà poi difficile da superare. Dopo la perdita di una persona dalla propria vita ci sono diverse fasi che il “sopravvissuto” attraversa. Innanzitutto, una grande sofferenza non permette subito di poter tornare con facilità alla propria vita quotidiana.
soffrire
Fine di un amore, dal noi all’io
La cosa più difficile, probabilmente, quando una storia d’amore arriva alla fine, soprattutto se è durata molti anni, è passare da una vita impostata sul noi, sulla coppia, ad un’esistenza fatta di un io alquanto fragile, che esce scosso, a metà, dalla rottura e non sa bene come riorientarsi da solo. E’ come se all’improvviso ci si ritrovasse uno spazio bianco a disposizione più grande delle parole che avevamo da dire, da scrivere, da vivere. Gli psicologi consigliano spesso, per riprendersi da un brutto distacco, molto sofferto, di non negare il dolore, di viverlo senza reprimerlo iniziando però a girare, gradualmente, come la manopola di un forno, la nostra vita verso l’impostazione io.
Superare la fine di un amore, vivere il dolore non ignorarlo
Superare la fine di un amore, un processo di accettazione della perdita, uno sforzo per colmare un vuoto e scoprire un senso alla nostra vita che va al di là dell’essere in due ad affrontare il mondo e le sfide. Un percorso che richiede tempo e pazienza, più o meno lungo in base all’intensità del dolore, all’importanza, più o meno cruciale, che rivestiva il partner nella nostra esistenza. In molti si chiedono come non soffrire ma le domande da porsi sono altre: “Come posso soffrire meno?” “Come uscirne più in fretta?“. Oggi ci ripetono da più parti che stare male, prendersela troppo è un errore.