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Il termine letterale paranoia è: “vicino alla mente” o “fuori dalla mente” e per tale condizione, si intende un sistema di idee o convinzioni che sono distanti dalla realtà nel modo in cui viene di solito percepita. Questa parola si riferisce a idee di tipo persecutorio: il paranoico infatti è persuaso qualcuno ce l’abbia con lui o lo stia braccando, dubita della del partner e della sua fedeltà, crede che in sua assenza si parli male di lui.
Volendo attenersi all’etimo però, per paranoia, s’intende una qualunque convinzione erronea e non solo di tipo persecutorio e così per evitare confusioni in ambito clinico, viene utilizzato il termine delirio. Un delirio può essere un’ideazione persecutoria, ma c’è anche chi crede di avere un talento non riconosciuto, di essere una divinità o che un’altra persona si sia innamorata del soggetto delirante. Talora queste idee potrebbero anche essere verosimili, diventano deliri nel momento in cui si scontrano con la realtà e se ne riscontra l’infondatezza.
E’ piuttosto frustrante, condurre alla ragionevolezza un soggetto delirante. Il delirante inoltre, non raramente appare una persona equilibrata, talora tale fissazione, si riscontra in relazioni concluse, capita non di rado infatti che la persona che soffre di tale patologia, sia intimamente convinta l’ex compagna, ad esempio, pur se ha preso la decisione di chiudere il rapporto, in realtà, sia ancora innamorata e disposta a ricominciare. Alcuni episodi che oggi sono perseguibili come reato di stalking si devono a forme di delirio come questa. Le idee persecutorie possono associarsi anche ad altre patologie ed altri sintomi, come una schizofrenia paranoide, una condizione grave ma che fortunatamente è abbastanza rara.