Stress cronico: non fa bene per niente!

 

 

Quante volte ci sentiamo fiacchi ed affaticati, ma soprattutto nervosi e senza forze? Diamo spesso la colpa allo stress e pensiamo che con una semplice “vacanza” lontana dalla routine quotidiana possa magicamente passare tutto. In realtà, chi si trova ad affrontare giorno per giorno il lavoro, la casa, la famiglia, deve convivere con lo stress. L’importante, però, è cercare di non arrivare ad un livello di stress talmente alto da creare danni sia fisici che psicologici. Certo è che lo stress, soprattutto quando diventa cronico, non fa bene per niente. Ad affermarlo è uno studio condotto recentemente dagli scienziati della Duke University Medical Center di Durham in North Carolina e pubblicato online sulla rivista “Nature”.

Lavorare troppo fa male: attenti alla sindrome da burnout

 

 

Chi dice che il lavoro nobilita l’uomo? Certo, non possiamo fare a meno di lavorare e di desiderare il raggiungimento del successo professionale. Ma bisogna stare attenti. Eccessivo arrivismo, tempi di lavoro eccedenti la normalità non fanno altro che creare stress. A proposito di questo, sono interessanti i risultati di uno studio pubblicato su BMC Psychiatry dei  ricercatori dell’Istituto di Scienze della Salute di Aragona in Spagna. E’ emerso che la sindrome da burnout comporta tre sintomi almeno: esaurimento emotivo, cinismo e mancanza di produttività. 

Shock da matrimonio, dire sì fa ingrassare gli uomini

 

 

Il matrimonio rende felici o è la tomba dell’amore? Le opinioni sono discordanti. Certo è che una coppia solida ed unita, dopo anni di fidanzamento, non desidera altro che coronare il proprio sogno nel giorno del fatidico sì. Allora partono i preparativi, si vuole apparire fantastici e in forma. E si aspetta con ansia di vivere la vita matrimoniale. Beh, i più scettici e gli indecisi fra gli uomini non dovrebbero leggere questo post. Infatti, secondo un gruppo di ricercatori della Ohio State University il matrimonio fa ingrassare, soprattutto gli uomini over 30. Direte voi: allora divorziamo? No.

Si può curare la propria pelle, basta meno stress

 

 

La pelle è delicatissima. Oltre ad essere l’organo più largo del corpo umano, funge da rivestimento protettivo per il nostro organismo. La sua composizione approssimata è costituita dal 70% acqua, 25% proteine, 2% grassi, minerali 0.5% ed il restante 2.5% da altre sostanze. E’ per questo che è fondamentale curare la pelle per migliorare sempre di più il proprio aspetto. Ma purtroppo malattie croniche, come la psoriasi o l’acne, la affliggono. In occasione di un meeting newyorkese dedicato alla dermatologia, l’American Academy of Dermatology’s Summer Academy Meeting 2011 per la precisione,  si è dimostrato come esiste un forte legame fra la pelle e la psiche umana.

I Cocktail giusti per distendere ansia e tensioni nervose

 

 

Oggi vi parliamo di stress e alimentazione. Al fine di combattere ansietà, difficoltà digestive, senso di affaticamento, nervosismo cardiaco e respiratorio, è possibile prepararsi una bibita dissetante. Si chiamano eco-cocktail, sono facili da preparare e, a seconda degli ingredienti utilizzati, soddisfano determinate esigenze. In America hanno già spopolato e vengono definiti i rivali degli Energy drink. Stiamo parlando dei relaxation drink, ovvero bevande a base di estratti naturali, antiossidanti, vitamine e minerali prodotte con l’obiettivo di rilassare il consumatore.

Cominciare bene la giornata

 Cominciare bene la giornata, partire con il piede giusto, più facile a dirsi che a farsi? In realtà è sufficiente cambiare gradualmente atteggiamento e ristabilire le nostre priorità. Se già a distanza di poche ore dal risveglio siamo stanchi, irritati e non vorremmo altro che arrivare il più velocemente possibile alla fine del giorno, non dobbiamo fare altro che posticipare tutto quello che ci mette pressione sostituendolo con quello che ci fa stare bene e sorridere. Spesso infatti crediamo siano gli altri a rovinarci la vita ed a metterci di cattivo umore.

Perché i bambini odiano andare a scuola?

 Manca ancora qualche settimana all’inizio del nuovo anno scolastico e per molti genitori si profila all’orizzonte la classica avversione dei bambini per il ritorno tra i banchi. Se vostro figlio non ama andare a scuola non necessariamente è colpa vostra piuttosto che dell’insegnante o di questo o quel compagno di classe, questa o quella materia odiata. Né c’è qualcosa che non va in lui. Probabilmente sta benissimo, anzi. A dirlo la dottoressa Judy Willis, insegnante e neurologa americana, autrice di numerosi saggi sull’educazione e l’apprendimento, tra cui How Your Child Learns Best: Brain-Based Ways to Ignite Learning and Increase School Success.

Stress ed ansia complici del successo

 

 

Come possono due delle attività che cerchiamo di evitare il più possibile, essere scenario e base di una delle cose che più vogliamo al mondo? Ebbene, sembra che sia possibile. Parliamo oggi di tre realtà che messe insieme ci aiuteranno a formulare delle interessanti ipotesi sullo sviluppo della nostra vita: stress, ansia e successo.
Ad aiutarci, la ricerca dell’Università di Chicago, che condotta da Sian Beilock, ha dimostrato come lo stress aumenti le prestazioni degli studenti fiduciosi, anche se tratterrebbe le potenzialità di quelli ansiosi, viceversa invece, quando si parla di attività lavorative.

Stress, come influisce sul carattere dei bambini

 Stress negativo, il distress, ovvero il carico eccessivo di tensione che pesa sul nostro equilibrio psicofisico, oppure eustress, lo stress positivo, senza il quale non ci sarebbe vita, risposta agli stimoli che ci arrivano dal mondo esterno e che ci rendono attivi e produttivi. Siamo esposti sin dalla nascita ed anche prima, già nel pancione, agli effetti dello stress. Sappiamo quali sono le reazioni tipiche e le conseguenze in età adulta, ma come rispondono i bambini allo stress? E quanto influisce, questo diverso modo di reagire, nel forgiare i tratti del carattere dei giovanissimi? Se lo è chiesto un recente studio effettuato da un’équipe di ricercatori afferente alla Università di Rochester, negli USA, pubblicato sulla rivista di divulgazione scientifica Development and Psychopathology.

Autostima dei giovani minata dai debiti

 Autostima e debiti: che relazione c’è? Non corre buon sangue, come potete facilmente immaginare. A confermarlo, se ci fossero ancora dubbi che indebitarsi logora la fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità di badare al mantenimento personale, è stato un recente studio condotto da un’équipe di ricercatori afferente alla Ohio State University negli USA. La ricerca, pubblicata nei giorni scorsi sull’autorevole rivista di divulgazione scientifica Social Science Research, è stata coordinata dalla dottoressa Rachel Dwyer. Gli autori hanno esaminato l’impatto delle difficoltà finanziarie che portano a chiedere prestiti, nei giovani di età superiore ai 28 anni.

Sport contro la depressione

Depressione, una parola che sembra essere sempre più presente nel quotidiano di tutti noi. Noi di IoValgo, spesso abbiamo parlato di questo disturbo patologico che spesso viene sottovalutato, ma ovviamente la mutazione degli status e dei modi di vivere, ha fatto si che la patologia sia sempre più presente, ed il problema maggiore sorge e cresce nel momento in cui quest’ultima viene sottovalutata oppure trattata in modo poco opportuno.

Benessere psicologico, tutti i benefici degli animali domestici

 Benessere psicologico, quali benefici ci derivano dagli animali domestici? Numerosi studi hanno indagato questa relazione, scoprendo innumerevoli vantaggi dal possedere un cane piuttosto che un gatto o un qualsiasi altro pet. I nostri amici a quattro zampe contribuiscono ad alleviare lo stress e l’ansia che ci affligge quando dobbiamo superare una prova difficile, un esame per uno studente, ad esempio, o una lunga convalescenza per un paziente. La pet therapy aiuta i bambini e gli anziani con problemi cognitivi, i soggetti autistici, le persone affette da demenza senile, da disturbi psichiatrici e difficoltà di comunicazione.

Maturità: stress da esame orale

Anche quest’anno gli esami di maturità stanno volgendo al termine, ma prima di meritarsi le agognate vacanze, milioni di studenti sono pronti a mettersi alla prova per superare la fase finale, ovvero, quella degli orali.
Abitudine solita di tutti i maturandi è quella di organizzare grandi “ripassoni” finali, ed anche per il 2011, questo percorso non è cambiato. Fatto sta che questo percorso, porta con se una serie di sensazioni come paura, ansia e stress, che non sempre sono ideali per la tranquillità dei singoli.

Depressione, luce altera stati sonno veglia

E’ sempre stata insegnata dagli ecologisti come buona norma, quella di spegnere tutte le luci di casa, oltre che di spegnere la televisione prima di andare a dormire. Così sicuramente si evita di stare a contatto tutta la notte con le onde elettromagnetiche, oltre che risparmiare qualcosina sulla bolletta dell’energia elettrica. Consideriamo però che con questi metodi, possiamo anche guadagnare il buon umore.