Stress da vacanza

Andare in vacanza è il lasciapassare per tranquillizzare la nostra anima e corpo, oltre che il cervello, è il nostro input preferito per staccare la spina in questa vita sempre più frenetica e principalmente sempre più colma di corse e preoccupazioni. Ebbene però, va considerata anche una nuova possibilità, ovvero, quella che colpisce i vacanzieri più accaniti: lo stress del turista.

Stiamo parlando proprio di una vera e propria patologia chiamata “Sindrome del viaggiatore”, che colpisce una fascia molto alta di persone che hanno una visione leggermente diversa rispetto a quella che si è sempre ipotizzata del viaggio.

Stress, un test per scoprire se la salute è a rischio

 Stress, ovvero distress, la tensione eccessiva, esasperata, che chiude con un bilancio negativo tra quelle che sono le nostre possibilità di sopportazione ed il peso di cui farsi carico.
Lo stress fa male alla salute psicofisica, abbassa le nostre difese immunitarie e ci fa ammalare, eppure è spesso sottovalutato, non viene curato.

Nonostante la cura sia molto semplice, alla portata di tutti: allentare la tensione, fare attività fisica, respirare, prendersi del tempo per rilassarsi, dire qualche no, non fare una tragedia se non si riesce, per una volta, a spremersi, a dare il meglio. Sdraiarsi su un prato e guardare le nuvole, fin quando la mente è completamente sgombra, parlare con un amico, fare un bagno caldo, passeggiare, iniziare una dieta sana. Imparare a distinguere le ore lavorative da quelle off. Quante cose possiamo già fare contro lo stress! Piccole ma determinanti. Come scoprire se lo stress, che si trascina spesso dietro ansia e paure, sta compromettendo la nostra salute? Ce lo spiega la dottoressa Eva Selhub in The Love Response.

Ansia da risonanza e pet therapy

Quanto si deve ai nostri amici a quattro zampe non si riesce ancora a capirlo. Sicuramente tanto, ed oggi cerchiamo anche di capire ancora il perché. Partiamo forse da un po’ lontano, ma si riesce a comprendere meglio tutto il percorso.

L’ansia è un fattore molto pesante nel momento in cui dobbiamo dedicarci ad analisi specifiche che portano a conseguenze personali. L’esempio è la risonanza magnetica in un posto chiuso e le analisi del sangue.

Andare in vacanza, davvero

 Perché abbiamo bisogno di andare in vacanza? E cosa accade quando rinunciamo a staccare la spina? Il professor Joe Robinson parla di un disturbo da deficit di vacanza. Le implicazioni del lavoro non stop tutto l’anno spaziano da una minore produttività a problemi psicofisici a una salute a rischio.

A volte anche una semplice settimana di relax è sufficiente a fare la differenza. In uno studio durato nove anni, condotto da Brooks Gump, docente di psicologia alla State University di New York, è stato dimostrato che chi non si concedeva una pausa dal lavoro per ben cinque anni di fila era il 30% più a rischio di soffrire di attacchi di cuore rispetto a chi si concedeva almeno una settimana all’anno.

Stress da traffico, cinque canzoni per migliorare l’umore

 Stress da traffico e chi non ne soffre tra gli automobilisti pendolari, costretti a prendere la macchina ogni giorno per andare a lavoro, una corsa contro il tempo che, per chi non ha un gran rapporto con la sveglia mattutina e non si alza certo di buon umore, peggiora la situazione già compromessa dello stato d’animo e rende maggiormente suscettibili, irritabili, rovinando la giornata e minando relazioni interpersonali serene.

Eh già, perché bloccati negli ingorghi, senza potersi muovere se non a passo d’uomo, ci si sente in trappola, con la spiacevole sensazione di star lì a perdere tempo e il risultato è che si arriva in ufficio nervosi e stressati e questo indubbiamente influisce sulla produttività, sul rapporto con i colleghi. Senza contare che chi arriva in ritardo non è certamente ben visto dai superiori.

Psicologia del ballottaggio, candidati votati allo stress

 Ballottaggio, allo scontro finale i candidati arrivano sicuramente già sotto stress: la tensione della campagna elettorale, l’ansia per i risultati del voto non confluiscono in un risultato liberatorio per la mente, al contrario si richiede un ulteriore sforzo, ancora più duro del precedente, per ottenere la vittoria politica.

Occorre capacità di controllo, riuscire a gestire l’ansia, a resistere al prolungamento di scontri, dibattiti e, come avviene purtroppo in questi casi, anche di veri e propri colpi bassi, che affondano le unghie negli errori del passato, nella vita privata, cercando di portare alle luce le debolezze dell’avversario politico per emergere in chiave positiva. Lo psicologo Raffaele Felaco, presidente dell’Ordine degli psicologi della Campania, si rivolge agli aspiranti sindaci al ballottaggio proprio per avvisarli del rischio stress, fornendo qualche dritta utile a gestire la pressione crescente.

Lo snack contro lo stress

Una delle creature più spaventose del XXI secolo è sicuramente lo stress. In una realtà dove tutti si affannano, corrono e si inseguono per abbattere le barriere del tempo e fare il più cose possibile nel minore tempo, ecco che lo stress prende il sopravvento ed abbatte il corpo oltre che lo spirito.
Ed ecco allora che alcuni ricercatori dell’Università di Cincinnati, hanno studiato una serie di dinamiche e caratteristiche di comportamenti sociali in alcuni luoghi di incontro, come possono essere i pub, i bar e quanto altro, e che entrano in gioco sulla psiche umana.

I luoghi principali definiti come antistress, sarebbero i pub e soprattutto nel momento in cui si ha a che fare con gli aperitivi e gli stuzzichini. Il sale sarebbe infatti l’ingrediente principale dell’abbattimento delle nostre fasi di stress. Questo è stato dimostrato da tante ricerche scientifiche, che hanno portato alla luce, come il contenuto di sodio e quindi i cibi ricchi di sale, possano apportare effetti benefici sul sistema nervoso. Nello specifico, si riesce ad abbassare il livello degli ormoni dello stress come l’ipotalamo, l’ipofisi e il surrene.

Lo stress rende impotenti

Lo stress per quanto abbiamo detto questa mattina, se portato dal lavoro potrebbe fare bene perché allungherebbe la vita. D’altro canto, oggi vediamo anche un’altra ricerca che per gli uomini non è proprio rincuorante.

Sembra infatti che un maschio su tre dopo i 50 anni, risulta essere impotente. Le cause potrebbero essere tra le più diverse e soprattutto dipendenti dal tipo di vita che l’individuo fa. Fatto sta che comunque lo stress ha un ruolo molto importante nella vita sessuale dell’individuo. Stiamo parlando di un rapporto uomo – sesso che va a corrompersi per il troppo stress e non bastano quindi il circa milione e mezzo di pastiglie di “aiuto” come il Viagra, il Cialis e il Levitra.

Paura della guerra, crisi libica accresce ansia, stress e fobie negli italiani

 Dopo l’ansia da radiazioni che ha spinto gli italiani al ritorno dal Giappone a sottoporsi ai controlli in ospedale benché provenissero da luoghi lontani dalle aree contaminate, a preoccupare ed angosciare gli italiani è in queste ore la crisi libica.

Ne parla all’Adnkronos lo psichiatra Massimo Di Giannantonio, delle paure irrazionali che può innescare una guerra così vicina e tangibile come quella in corso in Libia e che ci vede direttamente coinvolti anche per l’afflusso di rifugiati sulle nostre coste oltre che per la partecipazione militare.

Ansia e depressione in formato elettronico gratis

Di come superare l’ansia, ne parliamo spessissimo, e per i lettori di IoValgo, ecco che oggi presentiamo anche una nuova possibilità offerta dal web per le persone troppo ansiose o che soffrono di depressione. Parliamo di un libro elettronico (e-book) dal titolo “Depressione, ansia e attacchi di panico: percorsi di cura“. Per ricevere questo libro in formato elettronico via e-mail in formato pdf, basta inviare una e-mail all’indirizzo [email protected].

A far partire l’iniziativa è stata l’Associazione per la Ricerca sulla Depressione, che in occasione del quindicesimo anniversario della sua costituzione lo sta distribuendo per combattere tutta la cattiva informazione riguardo all’argomento.

Come filtrare l’ansia

In un mondo frenetico e pieno di stress, l’ansia è un fattore che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Non manca un pizzico di sensibilità ed apprensione sicuramente in chi è costretto a vivere con questo stato d’animo continuo. La condizione di ansia però permette ultimamente di essere analizzata in maniera diversa, soprattutto da quando una serie di ricercatori americani hanno cominciato a parlare di un “button”, un interruttore che permetterebbe di spegnere l’ansia, o per lo meno di mettere in disparte le paure ed isolarle nel cervello.

Il tutto è partito dall’Univestità di Stanford in California. Qui gli studiosi statunitensi hanno basato la loro sperimentazione sul cervello e sui meccanismi celebrali. Lo studio è anche stato pubblicato sulla rivista Nature nella sua edizione on line e gli è stato dedicato uno speciale interessante.

Stress, donne biologicamente predisposte

 Negli ultimi anni si sta assistendo ad un rinnovato interesse da parte di case farmaceutiche e ricerca scientifica sulla medicina di genere, interesse che nasce dalla volontà, o meglio da quella che appare ormai come una necessità, di non trascurare le differenti reazioni a farmaci piuttosto che la diversa sintomatologia dell’infarto nelle pazienti.

Anche per quanto riguarda il benessere mentale, occorre concentrarsi sullo studio dei distinguo tra uomo e donna. Su questo filone di ricerca si colloca lo studio di cui vogliamo parlarvi oggi su Iovalgo.

Stress, spegni l’interruttore

 Chi non ha mai sognato di spegnere lo stress premendo un semplice interruttore? In un futuro non troppo lontano potremmo chiudere ulteriormente il rubinetto di ansia e preoccupazioni evitando di somatizzare eventi e stati di forte pressione. Ovviamente l’interruttore di cui parliamo è genetico. Per ora la disattivazione dello stress è stata osservata in sperimentazioni compiute sui topi, intervenendo su quelle che sono le tre proteine che consentono all’organismo di assorbire ed attutire gli eventi stressanti ed andare avanti.

Si tratta, nello specifico, di urocortin 1, 2 e 3. Una persona calma e controllata che riesce a reagire con contegno, compostezza e fredda lucidità anche agli shock più sconvolgenti e alle notizie più dure da digerire, potrebbe sì essere un eroe della gestione delle emozioni ma anche, oggi lo sappiamo, un individuo che possiede quantità superiori delle proteine attutisci-stress, capace, grazie a queste, di rimanere impassibile.

Stress, affrontare il risveglio con lo spirito giusto

 Non so voi, amici, ma il risveglio per me è traumatico. Spesso sottovalutiamo l’influenza di un inizio soft sul decorso, più o meno positivo, della nostra giornata.
Eppure, partire con lo spirito giusto sin dalle prime ore del mattino è a dir poco cruciale.

Se pensiamo a cosa ci stressa maggiormente appena svegli, uno dei principali imputati è sicuramente il carico di doveri, obblighi, commissioni, lavoro che ci aspetta. Ricordate il discorso delle zavorre che facevamo qualche giorno fa? Aggiungete alla lista degli accessori di cui non avete bisogno per vivere l’overload di pensieri e informazioni che ci affolla la mente non appena riapriamo gli occhi.