Non solo il vizio ma anche la virtù inizia dove finisce la fame

 

Siamo onesti, la gola è l’unico vizio che amiamo confessare: sono goloso non suona come mi mangio il fegato dall’invidia o sono accecato dall’ira e dalla superbia. Ed è l’unico proprio perché rappresenta il vizio carnale per eccellenza da cui la lussuria in qualche modo discende. Se in passato il piacere era un lusso per pochi, ieri un diritto di tutti, oggi diventa quasi un diritto.

E cosi siamo diventati dei famelici consumatori, consumatori di cose e persone. Tanto da poter tranquillamente sostenere che il vizio finisce dove inizia la fame. In Occidente l’esperienza del cibo è stata l’esperienza culturale più forte e vissuta degli utimi vent’anni. E’ stato assimilato, individuato e globalizzato, dai weekend enogastronomici ai prodotti tipici da supermercato. Sono stati gli anni del doc e del dop, la figura dello chef  ha dominato i media.

L’ invidia e la superbia sorelle del disprezzo

 

L’ invidia e la superbia sono sorelle di un unico sentimento dato dal disprezzo verso la realtà esterna e più sottilmente verso il proprio mondo interiore: sentimenti di insoddisfazione sono piuttosto comuni e quando non diventa patologia, malattia, nessuno può dirsi immune da questi.

Sono emozioni forti e che percepiamo in modo negativo e distruttivo e per difenderci, spesso vi opponiamo una strenua difesa.

La mente però difficilmente accetta dei “no” e degli obblighi, reprimendo questo malessere, corriamo il rischio di diventare schiavi di un’ossessione, di ingigantire i timori, provocando a catena altre sensazioni spiacevoli, quali vergogna, senso di inadeguatezza e debolezza.

Il senso di colpa che ci funesta è dato dal fatto che il più delle volte proiettiamo le nostre ombre sugli altri, non riuscendo ad ammettere che queste difficoltà di interazione con le persone e con gli eventi c’appartiene interamente.

Quando l’orgoglio è positivo

L’orgoglio è la piena fiducia che riponiamo nelle nostre possibilità: molto spesso, però, avere un alto livello di autostima tende a sfociare in un’eccessiva superbia. Non si tratta di un atteggiamento esemplare: sentirsi superiori rispetto agli altri è infatti un pessimo vizio, incluso infatti tra i sette peccati capitali.

Ma esiste anche un tipo di orgoglio sano e utile alla nostra vita, ovvero il senso di felicità e gratificazione che nasce dalla consapevolezza delle proprie capacità e dei successi che abbiamo riportato nella vita.