Verrebbe quasi da scomodare il grande filosofo Socrate, e la sua ben nota massima secondo cui “il vero saggio è colui che sa di non sapere”. Già, perchè tutti noi potremmo avere dei difetti (come può essere, appunto, l’ignoranza, per esempio) di cui però non ci accorgiamo, o che non sappiamo di avere. Secondo alcune ricerche, infatti, l’incapacità può rendere anche una persona meno consapevole della sua stessa incompetenza.
talento
Le persone creative tendono ad imbrogliare di più
Gli artisti e le persone con un particolare talento creativo avrebbero spesso anche una particolare abilità nel…mentire e nell’imbrogliare. E’ questa la conclusione a cui sono giunti dopo la loro ricerca Francesca Gino, professoressa all’Harvard University, e Dan Ariely, della Duke University. “La grande creatività aiuta le persone a svolgere mansioni differenti in molti campi, ma questi lampi di genio possono spingere gli individui a seguire strade non etiche quando cercano le soluzioni ai problemi” ha spiegato infatti la professoressa Gino.
Geni, alla ricerca di un nuovo Einstein
Gli esperti si interrogano da tempo su un quesito a dire il vero di non facile risoluzione: troveremo un altro Einstein? Nascerà un genio altrettanto sorprendente? Alcuni affermano che non ci riusciremo mai e che non dovremmo nemmeno provarci perché è impossibile, altri invece, più fiduciosi, sono convinti che non lo troveremo affatto perché sarà a lui a trovarci, a farsi notare come solo un genio sa fare. D’altra parte, come afferma la terza legge di Arthur C. Clarke,
ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia.
Ma cos’è un genio e perché consideriamo alcune persone geniali?
Talento, naturale o frutto di un duro lavoro su se stessi?
Talento innato o maturato? O entrambi? Non è sufficiente avere la stoffa per emergere. Bisogna che qualcuno la scopra e la valorizzi, bisogna coltivarla e lavorare duro, allenandosi continuamente e lanciandosi in sfide sempre nuove, avere il sostegno della famiglia in questo percorso sin dall’infanzia e, ultimo, ma non da meno, trovarsi al momento giusto nel posto giusto per poter cogliere al volo le opportunità.
Questa è la ricetta per il successo di Karl Anders Ericsson, docente di psicologia della Florida State University. Ericsson è convinto che il talento naturale non esista. La memoria e l’intelligenza di molte persone di talento non sono affatto superiori alla norma, e quelli che sul palco piuttosto che in campo o in ufficio mostrano come una dote e una capacità innata altro non sono che il frutto di un duro lavoro su se stessi, finalizzato al potenziamento di una passione (quella si che è innata!), di un sogno, di una particolare predisposizione fisica a questo piuttosto che a quello sport.
Quali sono le tue potenzialità nascoste?
Hai un talento nascosto? Hai delle grandi capacità che non sai sfruttare adeguatamente? Non buttare via il tuo potenziale: anche le più piccole abilità possono cambiare la tua vita, portandoti verso la felicità o il successo. Ma come possiamo scoprire le nostre doti segrete?