Tecnostress dove nasce e come spegnerlo

Qualche giorno fa, vi abbiamo parlato delle proteine scoperte in Israele per spegnere lo stress. Oggi, torniamo a parlare di stress, ma uniamo a questo discorso, quello della tecnologia, che da un lato nasce per migliorare la nostra esistenza, mentre dall’altro potrebbe anche essere in grado di rovinarci l’esistenza.
Quotidianamente l’individuo medio, telefona, manda SMS, scrive e-mail, controlla il suo profilo sui social network ed interagisce con molti altri dispositivi elettronici. Tutta questa invasione di dispositivi, lo porta spesso al tecnostress.

Ma cos’è in realtà il tecnostress? Secondo gli psicologi americani Rosen e Weil, è l’ansia primaria di andare ad eseguire troppe cose contemporaneamente affidandoci ai mezzi tecnologici, aumentando a dismisure le cose da fare e “convincendosi” che grazie alla tecnologia ottimizziamo il nostro tempo.

Stressati dal Web

Deficit di attenzione, calo della concentrazione, aggressività, ansia e disturbi cognitivi: questi sono gli effetti principali, e più evidenti, dell’eccessivo stress tecnologico. Questo specifico tipo di stress è stato definito dallo psicologo americano Craig Broad “tecnostress” e secondo lo stesso studioso si tratta di un disturbo causato dall’incapacità di saper gestire efficacemente le nuove tecnologie.

Stress da e-mail? Si va in meditazione

 Per molti professionisti e lavoratori sempre ‘online’ le vacanze non arrivano mai, sempre e dovunque con i loro computer e cellulari: dalla spiaggia alla montagna,dal campeggio al bordo piscina sempre connessi. Non possono fare a meno di inviare messaggi sdraiati sul lettino controllando in continuazione la  posta elettronica.

Sono tutti coloro che sono affetti dal  cosiddetto tecnostress ed in occasione delle prossime vacanze arriva la seconda edizione dei ‘no tecnostress days’, da luglio a settembre, cento giorni di eventi all’insegna del relax, con iniziative in tutte le principali città italiane.