7 segni di una persona introversa

Ecco 7 segni che possono aiutare a far comprendere a se stessi ed agli altri se si è una persona introversa. Talvolta non è semplice e si rischia di prendere un normale modo di essere come “maleducazione“. Scopriamo insieme i segni più evidenti.

3 consigli utili contro la timidezza

Abbiamo già visto in passato come affrontare la timidezza. Oggi però vogliamo darvi altri 3 consigli utili. Quando si tratta di cambiare il nostro comportamento in maniera “radicale” per il nostro bene, un po’ di aiuto in più non guasta. Ed è ciò che vogliamo fare in questa occasione.

Come vincere la timidezza in pochi passi

Come vincere la timidezza in pochi passi? Credici, è possibile. Certo, sono molte le metodologie applicabili e davvero incredibili le opportunità che una persona possiede nel migliorarsi in tal senso, ma quello in cui devi credere è che con un po’ di impegno ed in pochi passi potrai davvero sbocciare socialmente come un fiore.

La timidezza patologica, da cosa deriva?

Quanti di voi sono timidi e si imbarazzano anche a compiere i gesti più semplici? La timidezza, in alcuni casi, però, può sfociare in una patologia che rende gli individui psicologicamente instabili. Quando la timidezza diventa patologica il semplice imbarazzo del momento paralizza l’individuo dal fare qualsiasi cosa avendo anche delle reazioni istintive a livello fisico, come l’arrossamento o la mancanza di parole, il sudore alle mani o la balbuzia.

Timidezza, è causata da alcuni deficit nel cervello

 La timidezza, la difficoltà a rapportarsi con gli altri, che ci fa sentire a disagio quando conosciamo persone nuove e può portare ad essere introversi e più chiusi in se stessi, oltre a poter sfociare nel disturbo d’ansia sociale, potrebbe essere legata non solo a motivi psicologici, quali ad esempio il dare troppo peso e il temere il giudizio degli altri, ma anche a cause fisiologiche. Secondo quanto scoperto da una ricerca condotta dalla Vanderbit University, a causare questa difficoltà a socializzare con persone nuove potrebbero essere alcuni deficit in due aree del cervello, l’amigdala e l’ippocampo, che renderebbero più difficile alle persone timide abituarsi ad incontrare persone nuove.

Tenere un blog aiuta i ragazzi a vincere la timidezza

 E’ risaputo che gli adolescenti trascorrono molto tempo al computer, spesso comunicando con i loro amici o conoscendo altre persone tramite i social network; spesso vengono messi particolarmente in risalto gli aspetti negativi di questo fenomeno, ma sembrerebbe che, invece, vi siano anche aspetti positivi, sopratutto per quei ragazzi che tengono un loro blog online. Secondo una ricerca condotta da Meyran Boniel-Missim, dell’Università di Haifa, in Israele, e pubblicata dall’American Psychological Association, avere un blog può aiutare in particolare gli adolescenti timidi a fronteggiare e superare la loro timidezza.

Il teatro per vincere la timidezza

 

Le persone timide, per esperienza personale, sono forse quelle che traggono maggior beneficio dal teatro. Probabilmente perché si tratta di un “luogo” che offre la possibilità per sperimentare il rapporto con se stessi, l’ambiente e il resto del gruppo attraverso l’esercizio libero della creatività.

Vincere la timidezza

 Vincere la timidezza o comunque renderla un tratto non limitante per la vita sociale e professionale. Spesso si cerca la soluzione senza capire a fondo il problema, un approccio che non di rado è all’origine dei fallimenti. Dove nasce la timidezza e perché in alcune situazioni riusciamo ad essere terribilmente spavaldi mentre in altre avvertiamo un profondo imbarazzo e ci sentiamo a disagio? Secondo Alex Lickerman, vice presidente degli Student Health and Counseling Services della University of Chicago, la timidezza nasce da un’eccessiva concentrazione su se stessi, nello specifico si pensa ossessivamente, si dà peso (e si teme) il giudizio degli altri.

Le caratteristiche per il successo lavorativo

Non esiste di sicuro una formula magica che ci permetta di essere iperattivi, super preparati, o ancora meglio, reattivi a qualsiasi tipo di problema che si pone in ambito lavorativo, però ci sono dei tratti salienti da osservare che cambiano il modo di operare e che rendono sempre (o quasi) un successo quel che si fa. Per questo motivo, oggi analizziamo qualche caso “famoso” di caratteristiche attitudinali di chi ha avuto successo nel suo lavoro.

Timidi si nasce o si diventa?

 Timidezza, caratteristica innata? Secondo quanto afferma il dottor Bernando J.Carducci, psicologo, docente alla Indiana University Southeast, non si può nascere timidi per almeno tre ragioni che sono legate a quello che è lo sviluppo stesso di questo tratto. La timidezza, infatti, include l’eccessiva coscienza di sé; un’autocritica negativa altrettanto smisurata; preoccuparsi troppo di se stessi e sempre in chiave tutt’altro che positiva.

Uno spray nasale contro la timidezza

 

Le persone timide sembrano non avere vita facile oggi, anche se molto spesso si nascondono dietro identità virtuali per fare una socializzazione diversa. I ricercatori del Seaver Autism Center for Research and Treatment di Israele e della Columbia University hanno condotto uno studio in sinergia che è stato di recente pubblicato sulla rivista specialistica Psychological Science. Parliamo di una nuova “cura” alla timidezza.

Il segreto per superare questo scoglio starebbe in un componente conosciuto come ossitocina, noto nell’ambiente anche come l’ormone dell’amore. L’ormone in questione è associato ad un aumento dei legami empatici tra genitori e figli, ma le recenti scoperte portano a parlare anche di un aumento di socialità per chi è timido. Le persone con le carenze sociali o le persone autistiche, sarebbero pazienti ottimali.

Gli stati ansiosi dei bambini

L’ansia, la potremmo considerare di fatto lo stato o la condizione che deriva dal non poter soddisfare le proprie esigenze, l’origine di tale inquietudine la troviamo nell’infanzia. L’ansia è dunque un tipo di auto-preoccupazione fatta di dubbi e svalutazioni nei propri confronti. Inizia da bambini, quando iniziamo ad osservare il  mondo al di fuori della famiglia.

La scuola fa da palcoscenico alle nostre espressioni vitali, è qui che ci mettiamo a confronto con la socialità, in cui emergono i primi comportamenti inattesi e che il più delle volte, possono compromettere apprendimento e serenità individuali. Vi sono nuove regole da seguire, inizia la competizione e in embrione è quello che determinerà di noi il successo o meno nella società.

Sono diversi i segnali che indicano quando un bambino vive un forte disagio scolastico, come sono diverse le espressioni con cui questo disagio si manifesta nella realtà. A grosse linee, si può dire che insofferenza, intolleranza e iperattività sono la spia di un’aggressività covata e pronta ad esplodere, la timidezza invece fa da muro invalicabile e non consente l’interazione con i propri coetanei e con l’insegnante, mentre la distrazione isola emotivamente dal contesto della classe. 

Timidezza, come superarla in 3 semplici passi

 Quello della timidezza è un problema più frequente di quanto non sembri, molte persone riescono a mascherare questo aspetto del proprio carattere e, di conseguenza, a combatterlo. Purtroppo, però, sono altrettanti gli individui che, scoraggiati, lasciano che la timidezza prenda il sopravvento: sbagliato! Se è vero che ognuno ha determinati tratti caratteriali, non è detto che non possiamo migliorarli; ecco come possiamo aiutarci a superare la timidezza in 3 mosse.

La timidezza? Ci rende più consapevoli

Il cervello delle persone timide percepisce il mondo esterno in modo diverso rispetto a quanto accade per i soggetti estroversi. E si attiva per una lavorazione più profonda degli input. Lo sostiene una ricerca americana, secondo la quale le persone più introverse rielaborano gli input in modo più profondo rispetto a chi non ha problemi di socializzazione.