Stressati dalla troppa attività fisica, pesante e ritenuta un dovere che non si riesce a mantenere nel tempo? Niente paura, per mantenersi in forma sia fisica che mentale, basta un impegno meno intenso ma costante, niente ore ed ore di palestra o diete rigide insomma, per essere felici le donne più avanti con gli anni hanno bisogno di un’attività fisica moderata e costante. Lo conferma l’ennesimo studio sulla relazione tra esercizio fisico e benessere psicofisico, effettuato da un’équipe di ricercatori della Penn State University, coordinata dal dottor Steriani Elavsky.
umore
Umore migliore nel fine settimana
Dopo una dura settimana di impegni stressanti e lavoro quotidiano come si affronta una due giorni a ritmi più lenti e per qualcuno spensierata qual è il weekend? Esiste la depressione e lo stress da fine settimana ma nella maggior parte dei casi, almeno stando ad una recente analisi, sabato e domenica siamo più felici e l’umore migliora. A dirlo sono i ricercatori della Cornell University che hanno esaminato gli aggiornamenti su Twitter di ben 2,5 milioni di persone, pubblicando quanto scoperto sulla rivista di divulgazione scientifica Science.
Sei creativo? Colpa della dopamina
Quanti vorrebbero essere dei geni creativi? Incredibile è l’ammirazione che si può provare nei confronti dei grandi geni dell’umanità, da sempre visti come delle personalità con caratteristiche uniche e particolari. Ma cosa li definisce veramente? Chi è un genio creativo e perché? Ha approfondito questa tematica una ricerca svolta da due studiosi, Murray e Johnson, dell’Università australiana di Hawthorn e dell’americana Berkeley.
Depressione bipolare: vediamo cos’è
Non tutti sanno che la depressione bipolare è un disturbo mentale molto complesso. La caratteristica fondamentale consiste nella variabilità dell’umore, che influisce tantissimo sulle relazioni con gli altri e sulla conduzione di qualsiasi sano rapporto lavorativo. Non bisogna fare diagnosi fai da te. Per un disturbo di questo tipo è consigliabile farsi aiutare da un esperto.
L’estate è dentro di noi!
Tristi e malinconici per l’imminente fine dell’estate? Anche se l’autunno non è ancora ufficialmente iniziato, l’addio di agosto, l’accorciarsi delle giornate e soprattutto, per chi ne ha goduto, il rientro dalle vacanze, portano con sé già in questi primi giorni di settembre la sensazione che qualcosa sia finito e non ritornerà. Resteranno i ricordi delle serate estive, per molti di un agosto da dimenticare, per altri ancora di amori estivi tanto brevi quanto intensi. Per sconfiggere la malinconia che ci affligge e soprattutto riuscire a gestire lo stress da rientro alla solita vita o a lavoro con un sorriso, dobbiamo ricreare l’estate dentro di noi.
Benefici del sole sull’umore
Benefici del sole sull’umore: tanti, probabilmente molti di più rispetto a quelli che produce a livello estetico l’abbronzatura. L’esposizione alle luce solare, nei caldi giorni d’estate, ci rende più gentili e disponibili con gli altri. E’ stato dimostrato, ad esempio, che i clienti degli alberghi danno una mancia più lauta ai fattorini quando gli comunicano che “fuori c’è uno splendido sole”, rispetto all’annuncio di una giornata nuvolosa. Secondo quanto afferma il dottor David Strohmetz, psicologo alla Monmouth University, le giornate soleggiate ci predispongono al buon umore e ad instaurare dei rapporti più cordiali con gli altri.
Insonnia e depressione, una relazione pericolosa
Insonnia e depressione: sappiamo che esiste un legame ma di che tipo e come intervenire per mettere fine a quella che è una relazione a dir poco pericolosa per il nostro equibrio psicofisico? Ce lo spiega il dottor Michael Perlis, esperto nei disturbi del sonno legati all’umore. Iniziamo con qualche dato: l’80% delle persone depresse soffre di insonnia che si manifesta principalmente con la difficoltà a prendere sonno e con lo svegliarsi di continuo nel corso della notte. Anche svegliarsi troppo presto al mattino è spesso una conseguenza di stati depressivi. Un altro 15% di pazienti depressi lamenta di dormire troppo.
Stress da traffico, cinque canzoni per migliorare l’umore
Stress da traffico e chi non ne soffre tra gli automobilisti pendolari, costretti a prendere la macchina ogni giorno per andare a lavoro, una corsa contro il tempo che, per chi non ha un gran rapporto con la sveglia mattutina e non si alza certo di buon umore, peggiora la situazione già compromessa dello stato d’animo e rende maggiormente suscettibili, irritabili, rovinando la giornata e minando relazioni interpersonali serene.
Eh già, perché bloccati negli ingorghi, senza potersi muovere se non a passo d’uomo, ci si sente in trappola, con la spiacevole sensazione di star lì a perdere tempo e il risultato è che si arriva in ufficio nervosi e stressati e questo indubbiamente influisce sulla produttività, sul rapporto con i colleghi. Senza contare che chi arriva in ritardo non è certamente ben visto dai superiori.
Umore, migliora dopo attività fisica intensa
Umore e attività fisica: una relazione positiva accertata da numerosi studi. Di recente parlavamo del potere di una passeggiata nel verde per sentirsi meglio con se stessi e sprigionare energia positiva, benessere, liberando la mente dallo stress della vita quotidiana e dai pensieri negativi. Esercizio fisico soft, fare due passi nel parco o camminare per andare a lavoro.
Oggi invece parliamo dei benefici sull’umore che derivano da un’attività fisica più vigorosa, protratta per almeno venti minuti. Nello specifico presentiamo i risultati di un recente studio effettuato da un’équipe di ricercatori afferente alla Manchester Metropolitan University, ricerca esposta nell’ambito della conferenza annuale della British Psychological Society che si svolge nella città di Glasgow.
Musica, come influisce sulla percezione del mondo
Una musica può fare… canta Max Gazzè e poi dopo i puntini aggiungiamo pure quello che vogliamo: innamorare, ricordare, intristire, emozionare, mettere di buon umore, piangere, ridere, rendere euforici, rilassare, dormire, eccitare, innervosire, riflettere, sognare. La musica tocca le corde più profonde della nostra anima, influisce sul nostro stato d’animo e a volte fa molto di più, cambia addirittura la nostra percezione del mondo. Ne parla in un recente studio un’èquipe di ricercatori afferente all’Università di Groningen.
La musica non solo è in grado di influenzare il nostro umore, spiegano gli autori, ma può avere un impatto determinante anche sul modo di guardare la realtà. Ascoltando una musica allegra la vedremo in un modo, ascoltando una musica più triste in un altro.
Sindrome affettiva stagionale, come risollevare l’umore a primavera
Sindrome affettiva stagionale, SAD
La sindrome affettiva stagionale, SAD, colpisce il 25% degli italiani, in misura maggiore le donne. Negli ultimi anni, spiega il neurologo romano Rosario Sorrentino, i cambiamenti climatici repentini sono diventati un appuntamento angosciante per un’ampia fetta della popolazione, afflitta da meteoropatia.
L’esperto spiega che bisogna preoccuparsi quando i sintomi si protraggono per numerose settimane:
Nell’organismo infatti può crearsi uno stato di equilibrio nuovo, come se nel cervello si fosse acceso un interruttore biologico. E se si sottovaluta questa condizione si rischiano conseguenze imprevedibili e talora sconcertanti con disinibizione del comportamento, euforia eccessiva, aggressività, manie di grandezza, fino all’episodio maniacale stagionale.
Motivazione, le canzoni che ispirano positività
La musica, strumento di seduzione, contemplazione, meditazione, conforto, dolore… associata ai ricordi, alle note più amare, a quelle più allegre, capace di riportarci indietro nel tempo, di farci sognare il futuro, di far innamorare ed in generale di rispondere, con la sinfonia giusta, ad ogni nostra emozione: dalla rabbia allo sconforto, dalla delusione alla gioia, dall’amore all’euforia fino a cogliere le sfumature più sottili dei colori dell’anima: la malinconia, il rimorso, il rimpianto, la solitudine, la grinta.
Uno studio effettuato dalla Penn State University ha scoperto che ascoltare musica non solo metteva di buon umore gli studenti quando erano giù di morale, ma amplificava le emozioni positive in chi era già allegro. Inoltre, non importava che genere fosse: rock, classica, pop, new-age né in che contesto la ascoltavano. Da soli, mentre ci si vestiva, in compagnia… la musica rendeva più ottimisti, allegri, amichevoli, rilassati e tranquilli oltre che attenuare le emozioni negative.
Lavoro, come trasformare un sorriso falso in un sorriso vero
Il clima disteso e sereno sul lavoro è un po’ come la famiglia del mulino bianco: esiste solo negli spot o comunque l’idillio spesso è temporaneo e può rompersi facilmente con l’ingresso di un nuovo membro in ufficio, l’arrivo di un nuovo capo, un progetto che mette tutti sotto pressione e fa perdere la calma anche ai caratteri più pacifici e gioviali. Spesso, anche se non lo esprimiamo con le parole, la nostra espressione trasuda ostilità a go go il che potrebbe rendere l’atmosfera ancora più rovente e tesa e compromettere la nostra produttività sul lavoro.
E allora che fare? Come sorridere ai clienti più burberi e saccenti, al collega antipatico e presuntuoso o al capo prepotente? In molti ricorrono al sorrisetto stereotipato, falso come la plastica, dipinto in viso per tutto l’orario lavorativo, forzato con un’evidenza che ha dell’imbarazzante.
Stress da ora legale per i giovani internauti
Stress da ora legale. A risentirne saranno maggiormente i giovani internauti, quelli che al pc fanno le ore piccole. A dirlo è Paola Vinciguerra, psicologa, psicoterapeuta, Presidente dell’Eurodap, Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico, che ci spiega perché l’organismo risente dello spostamento delle lancette dell’orologio un’ora in avanti:
E’ innaturale, afferma la Vinciguerra. L’essere umano fa fatica ad abituarsi perché subisce una sollecitazione violenta. Chi avrà maggiori problemi di adattamento saranno i giovani che già dormono di regola molto poco. Soprattutto coloro che navigano su Internet fino a tarda notte. Con l’ora legale perderanno ancora di più il sonno.
E sull’umore che effetti avrà l’ora legale?