Sindrome del cuore infranto per le donne abusate

La violenza sule donne non lascia segni solo di tipo psicologico ma può arrivare a lasciare dei segni fisici permanenti come la Sindrome del cuore infranto, ovvero un tipo di cardiomiopatia che colpisce quasi esclusivamente il sesso femminile.

Violenza psicologica, 5 segni

Quando si è vittime di violenza psicologica difficilmente si è consci di esserlo. Vediamo insieme quelli che sono i principali segni distintivi di questa situazione. Possono aiutare a comprendere la propria situazione o quella di coloro ai quali si vuole bene osservando il potenziale aguzzino.

Mamme e figli, la violenza sulle donne influisce sul rendimento scolastico dei piccoli

Si è da poco celebrata la Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne. Ed IoValgo ha dedicato anche un post specifico in merito. In questo giorno, il 25 novembre per la precisione, è stato presentato uno studio compiuto dai ricercatori dell’Università Roma Tre, che ha cercato di indagare il legame tra violenza sulle donne e le ripercussioni sui figli delle stesse. Quando le madri subiscono continui abusi e violenze, anche i bambini soffrono della situazione e possono riscontrare dei danni, a volte fisici ma soprattutto psicologici, per le continue violenze a cui hanno assistito. È proprio su questo che la ricerca ha cercato di dimostrare quanto forte sia il danno indiretto provocato ai piccoli e quali siano le ripercussioni su di essi soprattutto in ambito scolastico.

La violenza sulle donne e i centri antiviolenza

Le donne sono in pericolo? La violenza sulle donne è trasversale alle classi sociali e ai confini nazionali e non risparmia nessun paese, industrializzato o in via di sviluppo.

LOms sostiene che una donna su cinque ha subito violenza fisica e sessuale. In Gran Bretagna molte donne vengono picchiate a sangue dai proprio compagni, in Canada e in Israele è più “semplice” che una donna venga uccisa dal proprio partner che da un estraneo.

In Russia un omicidio su cinquanta è del marito e anche la Svezia non si sottrae a tale triste primato, tanto da far sostenere a Marianne Eriksson, parlamentare europea svedese, non troppo tempo fa che nel suo paese:

ogni dieci giorni una donna muore in seguito agli abusi subiti da parte di un familiare o di un amico