Il termine apatia ha origini greche, precisamente deriva da “a-pathos” e sta ad indicare l’assenza di emozioni; non si tratta di una malattia ma di uno stato, di un modo di essere che colpisce molte persone, soprattutto nelle stagioni più fredde.
L’apatia di per sè non va intesa come particolarmente grave, ma essendo una conseguenza della mancanza di motivazione personale, può rappresentare uno spunto ed aiutarci a svelare l’esistenza di problemi nascosti ed eventualmente a risolverli.
Gli apatici si sentono fortemente demotivati e ciò li allontana dalle azioni e dalle situazioni che potrebbero renderli felici, ma quello che più li contraddistingue dagli altri è l’indifferenza e in particolare si manifesta con la totale assenza di emozioni in qualunque situazione si trovino.
L’errore comune sta nell’associare l’apatia alla depressione ma in realtà la prima non coinvolge emozioni negative come ansia e tristezza, al contrario di quello che accade ai depressi; tuttavia non bisogna trascurare l’apatia perchè potrebbe sfociare in vari disturbi, compresi la depressione.
Come possiamo capire se ci troviamo di fronte a una persona apatica? Il distacco che contraddistingue questo stato non si limita alla sola sfera emotiva, ma coinvolge anche la gestualità e riduce l’espressività a livello vocale e facciale.
Cosa fare per combattere l’apatia? Dobbiamo smuoverci e riprendere il controllo della situazione ma con dolcezza, senza pretendere di superare il problema immediatamente.
Se invece chi soffre di apatia è qualcuno che ci circonda possiamo aiutarlo a tornare alla normalità, sempre con il massimo tatto; ciò significa spronarlo ad attuare quei comportamenti in grado di suscitare in lui emozioni positive. Per esempio se la persona in questione è un nostro parente possiamo portargli fratellini o nipotini approfittando del senso di calore e protezione che derivano dalla famiglia, ma anche chiedergli di aiutarci a svolgere un compito può essere di aiuto, poichè sentirci utili ci arreca benessere e ci spinge a ricercarlo anche nelle altre attività quotidiane, combattendo quindi il distacco emotivo e sociale.
Leonardo 2 Gennaio 2012 il 12:31
Però chi ha scritto questo articolo è un fenomeno vero…
Sei apatico e vuoi smettere di esserlo? Muoviti!
Chissà perché nessuno ci aveva pensato prima…