Accettare se stessi è spesso la cosa più difficile che si possa fare. Sono tante le motivazioni che portano una persona a non essersi troppo simpatica o a non piacersi abbastanza. Il problema, come spesso accade è legato a tante piccole sfumature della vita che si vive.
18
Partiamo da un presupposto: viviamo in una società che si pone come modello dei modi di essere spesso e volentieri davvero irraggiungibili. E senza motivazione alcuna. Si parte con un’idea concettualmente sbagliata e la si pone al centro di tutto. Quando si ha tale modello (spesso) errato come obiettivo finale, l’accettare se stessi e l’amarsi non riescono a trovare la giusta via per sbocciare dentro una persona. Ed è un vero peccato: perché parte tutto dall’accettarsi. Come si può pretendere di costruire buoni rapporti e durature amicizie se ci si vede sempre “male”?
In realtà,va detto, qui entrano in gioco anche la depressione e tutta una serie di fattori che non fanno che inasprire la condizione. Quando ci si odia non è facile smettere di farlo. E’ palese: la tendenza più forte è quella di denigrarsi ed attaccarsi sentendo di non essere mai abbastanza per il mondo, per un amore, anche solo per esistere talvolta. Uscire da questo circolo vizioso non è facile quanto schioccare le dita. Può essere doloroso e far male quasi più del rimanere soli.
Accettare se stessi però poi diventa una delle cose più belle mai sperimentate: è vivere senza un costante peso sulle spalle. Se non ce la fate da soli a vedervi per quello che siete, fatevi aiutare professionalmente: ne vale la pena.
Photo Credit | Thinkstock