A distanza di mesi da un episodio che ci ha fatto a dir poco infuriare può capitare di sorridere, pensando a quanto si è stati stupidi a sprecare tante risorse, una dose così alta delle nostre emozioni, per qualcosa di irrilevante, a conti fatti, che a mente fredda ha dimostrato di non fare alcuna differenza per la nostra vita e di non avere alcun impatto su di noi. Eppure, se riusciamo a guardare alla nostra rabbia con distacco, a distanza di tempo, forse è proprio perché l’abbiamo vissuta così intensamente, ci siamo passati dentro come avviene per il dolore, il risentimento e le emozioni negative.
Non esistono emozioni negative, esistono emozioni gestite male. Reprimere sentimenti di rabbia, negare di soffrire, costringersi forzatamente a non prendersela per qualcosa che ci indigna profondamente, ha un prezzo alto da pagare: ritrovarsi a distanza di mesi, a rimuginare ancora sugli stessi stati d’animo turbolenti irrisolti con cui non siamo riusciti a fare i conti quando era il momento.
Ovviamente bisogna capire che la rabbia non deve mai prendere completamente il sopravvento né sfociare in violenza ed aggressività, ma l’importante è accettare di provarla, senza fingere che non esista, che non ci stia toccando in qualche modo. Anche senza farsi scalfire profondamente, potremo così incanalarla, soppesarla, trovarne la causa più profonda, analizzarla e viverla.
E’ soltanto tramite questo processo di accettazione, analisi e gestione che arriveremo a superarla ed a sorriderne un giorno. Non solo, i vantaggi saranno visibili anche in altre sfere della nostra vita oltre a quella emotiva: ogni volta che qualcuno o qualcosa ci farà arrabbiare con le stesse dinamiche che abbiamo già vissuto, affrontato e superato, non proveremo più rabbia, saremo preparati, avremo maturato un’esperienza capace di avvisarci che non ne vale la pena, che dopo qualche tempo, proprio come successo in passato, sorrideremo dell’accaduto. E’ a quel punto che un sorriso spunterà subito ed impareremo a non prendercela davvero e non a far semplicemente finta di non essere arrabbiati.