Aiutare i giovani a combattere le delusioni deve essere uno degli obiettivi primari dei genitori e delle figure più autorevoli che fanno parte della loro vita: scuola, sentimenti, idoli di qualsiasi genere: i più piccoli hanno bisogno del conf0rto delle persone mature che vogliono loro bene.
Questo non significa assolutamente sminuire quella che in linea teorica è la loro capacità di gestione ed il modo di affrontare ciò che accade nella loro vita. E’ semplicemente una constatazione di fatto: ad alcune età anche semplici accadimenti possono sembrare più gravi di quello che sono e mettere a repentaglio la stabilità dei ragazzi. Evitare che tutto ciò accada è il minimo che un genitore, un amico o un parente possa fare nei loro confronti, ricordandosi ovviamente di rispettare quelli che vengono considerati dei “confini” personali che non possono essere superati.
Facciamo l’esempio base: uno degli idoli musicali delle giovanissime lascia la band per motivi X. E’ stato visto in passato, e probabilmente accadrà ancora in futuro. Per una persona adulta non è un problema in modo assoluto: per la fan giovanissima è la fine del mondo, da piangere tante e tante lacrime di disperazione. Questo è uno di quei casi nei quali bisogna aiutare i giovani a combattere le delusioni, alternando il momento dell’ascolto e di sfogo a quello di distrazione. La sensibilità e l’empatia devono essere in prima linea, offrendo comprensione. Ma in caso di necessità anche una mano ferma che sappia guidare nelle fasi del dolore per uscirne, nonostante tutto, più forti.
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