È possibile che l’allattamento al seno influisca sul pianto dei neonati? Sembra proprio di sì. Questo è quanto scoperto da uno studio effettuato dai ricercatori del Medical Research Council in Inghilterra che hanno considerato la situazione di ben 300 mamme. Tra queste, vi erano donne che allattavano soltanto al seno (137), mentre 88 utilizzavano esclusivamente latte artificiale e 91 adottavano un allattamento misto. Sembrerebbe, secondo i ricercatori, che le donne che allattano i propri neonati al seno mostrano di piangere di più e di avere una maggiore difficoltà nell’addormentarsi rispetto ai piccoli alimentati con latte artificiale.
L’allattamento al seno comporta una gran fatica per il neonato che con la suzione si stanca molto presto. Insomma, i genitori non riescono a gestire questa fase molto complicata a causa di stress e irritabilità molto facile. E quindi ripiegano cercando di allattare i propri piccoli con il latte artificiale. Questo fa sì che i piccoli siano alimentati di più e in modo più tranquillo riuscendo ad averne benefici nel riposo. Spesso, infatti, il sonno dei neonati è disturbato e tendono a piangere, perché poco riescono a trarre dall’allattamento al seno. Questo è quanto stabilito dai ricercatori inglesi, anche se il rischio di obesità infantile per bambini che, per essere calmati, vengono alimentati più del dovuto artificialmente c’è e si fa sentire. Il compromesso giusto dovrebbe essere quello di mediare fra i due tipi di allattamento. Il responsabile dello studio ha evidenziato che spesso le madri sospendono l’allattamento al seno perché pensano che il bambino pianga perché non alimentato bene e, quindi, ripiegano sul latte artificiale anche se per queste è una frustrazione. I ricercatori hanno, infatti, sostenuto:
Ciò che potrebbe spiegare la differenza riguarda il fatto che essere allattati artificialmente consente di ottenere più sostanze nutritive. I nostri risultati sono sostanzialmente simili ad altre fasi della vita: le persone spesso trovano conforto nel mangiare. I genitori dovrebbero avere aspettative più realistiche dal comportamento infantile, e dovrebbe ricevere una migliore comprensione e un adeguato sostegno per far fronte ai comportamenti difficili del neonato, se necessario.