Per strada, al telefono, in ufficio, in famiglia, si assiste spesso, ahinoi, a discussioni in cui a prevaricare è una sola voce, che si distingue dalle altre perché è più acida, più stridula o magari per un tono autoritario, perentorio, piuttosto che isterico, agitato, concitato. Chi alza la voce è il più forte, è quello che vince, ammesso che ci sia qualcosa da vincere, in un diverbio? Generalmente, la voce che sentite sovrastare le altre è sicuramente quella del soggetto più coinvolto, più preso dalla discussione, quello con un bisogno più alto di imporsi, di far valere le proprie ragioni.
O magari è solo una persona esasperata che ha represso a lungo la propria rabbia e che sbotta tutto d’un fiato. Chi grida può essere tante cose, insomma, ma non il più forte. Chi urla, sbraita ed ha bisogna di gridare per farsi ascoltare è al contrario una persona spesso profondamente insicura, che alzando il tono delle proprie parole cerca di renderle convincenti persino alle sue orecchie, vuole ascoltarsi mentre le pronuncia per avvalorarle, crederci, essere sicuro di star facendo valere la propria posizione nel modo più aggressivo ed incisivo possibile.
E poi c’è il fattore rabbia: chi urla fa sicuramente capire che se l’è presa, che non riesce a gestirsi, che dà troppa importanza alle azioni degli altri nel bilancio della sua serenità e nel suo equilibrio. Non si fa ascoltare, fa sapere che soffre. Inoltre, quasi sempre, o intimorisce i suoi interlocutori e dunque non ottiene le risposte che cercava o li innervosisce, con il risultato che ad urlare saranno in due, tre, tanti, allontanandosi da una buona comunicazione che porti a delle soluzioni, in primis ritrovare la calma, cosa che anche e soprattutto nei momenti di crisi in cui sono stati commessi errori gravi può aiutare.
Ecco perché è importante mantenere sempre le discussioni su toni pacati e concilianti. Anche se bisogna pronunciare parole dure perché la situazione lo richiede, farlo a bassa voce sarà sicuramente la scelta migliore, la scelta di una persona forte che sa controllarsi e gestire le proprie emozioni.
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