Respirare aria inquinata genera ansia e mette in agitazione il nostro equilibrio psichico, oltre a provocare un danno evidente alla salute fisica, favorendo come fa lo sviluppo di malattie respiratorie, di asma, allergie, e causando una maggiore incidenza di patologie cardiovascolari. Se ne parla in un recente studio effettuato da un’équipe di ricercatori afferente alle due università di Bristol e Southhampton nel Regno Unito. La ricerca, pubblicata nei giorni scorsi dalla rivista di divulgazione scientifica Neuropsychopharmacology offre dati interessanti sull’impatto dell’inquinamento atmosferico sul benessere della nostra mente.
Secondo quanto affermato dagli esperti, sulla base delle analisi condotte su questa liaison dangereuse, essere immersi in un ambiente eccessivamente saturo di emissioni di anidride carbonica scatenerebbe nella nostra psiche degli stati ansiogeni, generando una serie di comportamenti generalmente associati alla paura.
Il nostro istinto di conservazione, in pratica, reagisce a livelli elevati di CO2 mettendosi in allerta e scatenando il panico che fa seguire reazioni di autodifesa da quello che viene interpretato come un pericolo. Nello specifico, dai dati pubblicati dallo studio britannico, emerge che la percentuale di anidride carbonica suscettibile di generare tensione è pari al 7,5%. Secondo quanto affermato dagli autori della ricerca:
questi risultati supportano l’evidenza che l’anidride carbonica scatena comportamenti associati alla paura tramite l’innervazione diretta di un circuito della paura.
Ennesima prova, ancora ne necessitassero di ulteriori, di come l’inquinamento ambientale mini la qualità della vita, la salute pubblica, l’equilibrio psicofisico oltre che, ovviamente, procuri ingenti danni agli ecosistemi.
Precedenti ricerche, d’altra parte, avevano rivelato come la psiche, immersa nel verde dei boschi, circondata dalla pace della natura e dell’aria pulita, si rassereni immediatamente, allontanando lo spettro della depressione, smaltendo lo stress ed eliminando le fonti di tensione grazie al contatto con il benessere generato dal verde e dagli scenari incontaminati. Per alleviare l’ansia, lo sapevamo già, una passeggiata in mezzo all’aria inquinata della città non è certo una grande idea. Meglio raggiungere un’oasi, un parco, la campagna e rilassarsi godendosi un break sano per il corpo, ristoratore per la mente.
[Fonte: Asca]
Stefano 23 Giugno 2011 il 23:03
Non vorrei sbagliare, ma il 7,5% di anidride carbonica non è una percentuale *MOLTO* alta?
Paola 24 Giugno 2011 il 17:38
pare pure a me… ma non riesco a trovare l’abstract dello studio come faccio di solito e l’agenzia porta questa cifra… http://www.asca.it/news-PSICOLOGIA__ANSIA_E_PAURA_SE_SI_RESPIRA_ANIDRIDE_CARBONICA-1028120-ATT-.html
Paola 24 Giugno 2011 il 17:46
probabilmente era il rischio di ansia aumenta del 7,5% rispetto a chi respira aria meno inquinata…
http://www.psicologo-taranto.com 16 Novembre 2014 il 22:16
ecco l’abstract
http://www.nature.com/npp/journal/v36/n8/pdf/npp201115a.pdf