Quanto si deve ai nostri amici a quattro zampe non si riesce ancora a capirlo. Sicuramente tanto, ed oggi cerchiamo anche di capire ancora il perché. Partiamo forse da un po’ lontano, ma si riesce a comprendere meglio tutto il percorso.
L’ansia è un fattore molto pesante nel momento in cui dobbiamo dedicarci ad analisi specifiche che portano a conseguenze personali. L’esempio è la risonanza magnetica in un posto chiuso e le analisi del sangue.
Le crisi arrivano anche nel momento in cui ci si deve mettere a contatto con macchinari particolari come quello per la risonanza magnetica. A provare a dare un consiglio per queste persone che soffrono di forte ansia, è stata la dottoressa Allison Ruchmann, che ci parla di Pet Therapy.
Per chi non la conoscesse, la Pet Therapy altro non è che la terapia attraverso l’utilizzo di animali senza avere paura. La dottoressa, che è ricercatrice nel New Jersey presso il Monmouth Medical Center di Long Branch, ha testato se la presenza degli animali in sede di esame, riuscisse veramente a far crollare lo stato di ansia dei pazienti.
La ricerca è stata condotta su pazienti dopo che la dottoressa ha provato un’esperienza particolare su se stessa.
Allison Ruchmann, all’età di 15 anni, provò su se stessa la terapia con gli animali, e poi l’ha riproposta come professionista qualche anno dopo ad un congresso all’American Roentgen Ray Society, partendo dall’episodio di infanzia:
“Mi sono salvata pensando al mio cane di allora, Wally: lo adoravo, immaginarlo accanto a me mi ha aiutato a portare a termine l’esame. Questa è la prima ricerca che ha valutato gli effetti di una terapia condotta attraverso gli animali sull’ansia da esame . Credo che i risultati facciano ben sperare, anche se ovviamente andranno ripetuti su numeri più ampi di pazienti; la pet therapy ha di certo meno effetti collaterali di un farmaco ansiolitico e se si confermasse efficace potrebbe essere usata in tutte le situazioni cliniche in cui i pazienti rischiano di farsi sopraffare dall’ansia”.
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