L’ansia non è solo un disturbo, qualcosa da giudicare necessariamente come un limite, ma può essere anche uno strumento di analisi di se stessi, e quindi essere utilizzata come una risorsa. Almeno un terzo della popolazione mondiale ha avuto o potrà soffrire d’ansia nel corso della propria vita. Questo perché è una condizione fisiologica, utile in molti momenti della vita.
L’ansia, infatti, è un’emozione naturale ed universale, generata da un meccanismo psicologico di risposta allo stress (vedi stress), il quale svolge la funzione di anticipare la percezione di un eventuale pericolo prima ancora che quest’ultimo sia chiaramente sopraggiunto, mettendo in moto specifiche risposte fisiologiche che spingono da un lato all’esplorazione per identificare il pericolo ed affrontarlo nella maniera più adeguata e, dall’altro, all’evitamento e alla fuga, se necessario.
L’ansia, oltre alla funzione di proteggerci da minacce esterne preprandoci all’azione, ci permette di impegnarci nei compiti che svolgiamo quotidianamente, in particolar modo in quelle attività per noi poco interessanti, ma che dobbiamo portare a termine.
Accanto a queste forme di ansia, che sono costruttive poiché ci consentono di migliorare il nostro adattamento all’ambiente, c’è anche una tipologia d’ansia “cattiva”, definita anche disfunzionale, perché ci mette in uno stato di allarme anche quando non c’è un reale pericolo da fronteggiare, trasformandosi in una risposta sproporzionata o addirittura irrealistica.
Quando si verifica quest’evenienza, la persona tende a sviluppare diversi tipi di comportamento per tenere sotto controllo le forti angosce di cui è costantemente preda. Un esempio è il comportamento di evitamento, attraverso il quale la persona evita volontariamente e ripetutamente il contatto con la fonte d’ansia (per esempio la vicinanza ai cani nel caso di soffre di fobia verso questi animali), alimentando in maniera sempre maggiore la paura verso di essa. Nei casi più gravi può accadere che la persona perda la consapevolezza della fonte della propria ansia, rimuovendola a livello inconscio.
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