Per riuscire a seguire una dieta occorre una certa dose di autocontrollo, una quantità che varia in base al sacrificio che viene richiesto al cervello per resistere alle tentazioni, uno sforzo che impegna la mente e che, paradossalmente, richiede proprio un’alta quantità di glucosio. Per avviare processi complessi come la negoziazione, il compromesso, la capacità di frenare la fame e di tenere a bada l’istinto di scegliere cibi ipercalorici, abbiamo infatti bisogno di una grande dose di energia immediatamente disponibile quando si sta per scatenare la nostra voglia di fiondarci su uno spuntino spazzatura, deviando dal rigido regime alimentare che ci siamo imposti.
Si innesca così un circolo vizioso che è all’origine del fallimento di numerose diete ipocaloriche: dobbiamo resistere alle privazione e per farlo ci serve autocontrollo ma l’autocontrollo a sua volta è un processo cognitivo che richiede glucosio ed il risultato è che diventerà tutto più difficile, la richiesta di capacità di resistenza alle tentazioni chiamerà in gioco proprio la voglia di addentare cibi ricchi di energia immediatamente disponibile.
E allora che fare per riuscire a seguire una dieta dimagrante per più di qualche giorno? Pensiamo a chi deve perdere molti chili e dunque deve resistere alle tentazioni per molti mesi. Per non andare incontro ad un fallimento, l’ideale sarebbe evitare privazioni eccessive e fornire all’organismo alimenti che mantengono stabili i livelli di glucosio. A suggerirlo è Matteo Gailliot, docente di psicologia all’Università di Amsterdam.
La nutrizionista californiana Jeannie Gazzaniga Molo suggerisce di optare per alimenti ricchi di proteine magre e carboidrati complessi, cibi metabolizzati ad un ritmo costante che portano a stabilizzarsi i livelli di zucchero nel sangue. Ad esempio yogurt magro e fragole fresche a colazione; verdure; pesce o pollo alla griglia. Inoltre è consigliabile mangiare ogni tre o quattro ore. Non costringere il cervello a troppi atti di autocontrollo è il miglior modo per evitare che la richiesta di glucosio aumenti. Ecco perché il compromesso è alla base di ogni dieta che voglia avere successo. Meglio un quadretto di cioccolato amaro oggi che un’intera tavoletta di cioccolato al latte con nocciole tra una settimana.
[Fonte: Psychology Today]
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