L’aviofobia

di Redazione 2

Sapevate che ben due italiani su tre hanno paura di prendere l’aereoQuesta che è una vera e propria fobia: l’aviofobia (paura di volare in aereo), si contraddistingue per l’intensità dell’ansia e incontenibili attacchi di panico.

E infatti, proprio uno studio condotto dall’EURODAP, Associazione Europea Disturbi Attacchi di Panico, ha concluso (attraverso un questionario che ha preso in esame un campione di 600 persone) che questo problema condiziona la scelta delle vacanze ma soprattutto  di vita di molte persone, limitando pesantemente spostamenti e viaggi.

Infatti la dottoressa Paola Vinciguerra, psicoterapeuta presso l’UIAP (Unità Italiana Attacchi di Panico) e Presidente dell’EURODAP, sostiene che delle 600 persone prese a campione per il questionario, almeno ben 200 (che non sono poche), hanno ammesso direttamente la loro fobia per l’aereo.

Ed è emerso anche che almeno 150, prendono l’aereo proprio quando è strettamente necessario, altrimenti preferiscono altri mezzi di trasporto. Pare dunque proprio che soltanto in 250 adoperano l’aereo senza problemi per viaggiare e raggiungere mete turistiche.

Questo dimostra che tale fobia, coinvolge molte più persone di quanto non si credesse; di tale fenomeno hanno preso coscienza diverse compagnie aeree che per facilitare clienti hanno messo a punto degli stage specifici.

Per Paola Vinciguerra le motivazioni sono da ricercarsi sicuramente nel fatto che l’essere umano sta attraversando un periodo di grande insicurezza sociale, economica, territoriale ed esistenziale. L’istinto pertanto che tende l’autoconservazion, induce ad alzare la guardia e ad aumentare gli atteggiamenti di controllo.

Andare in aereo, significa lasciarsi andare completamente in un ambiente che non appartiene all’uomo, se il treno siferma, si può sempre continuare a piedi, se la nave subisce un’ avaria, male che vada si può nuotare, in aereo non si può fare nulla di tutto questo.

Essere consapevoli in questi casi serve a poco, certo possiamo ragionare sul fatto che se deve accadere qualcosa accade lo stesso ma inconsciamente tale saggezza sfugge.

Le sensazioni e le emozioni che accompagnano tal fobia sono terribili: la gola si chiude, la respirazione diventa più faticosa, le mani iniziano a sudare , le gambe sembrano paralizzarsi, la testa inizia a girare e il cuore inizia a battere sempre più forte come se realmente ci trovassimo in una situazione di pericolo.

Tutte queste reazioni sono dovute a valutazioni errate che fa il cervello, quando interpreta ciò che sta vivendo come valutazione del cervello.

Paola Vinciguerra spiega ci consiglia di “sdrammatizzare” e razionalizzare tanti piccoli comportamenti di controllo rendendoli normali, infatti nel momento in cui inizia a “serpeggiare” lo stato ansioso, prima che questo si trasformi nella vera vera e propria esperienza traumatica di panico, potremo imparare a controllare questi impulsi seguendo dei corsi.

Per fronteggiare la paura di volare, dobbiamo cercare di non entrare nelle tipiche dinamiche dell’ “evitamento” , ogni cosa che non facciamo, rende più fragile il rapporto di fiducia con noi stessi, facendo si che aumenti il disagio psichico per ogni nostra scelta.

E’ fondamentale dunque, cercare di comprendere  se questa fobia nasce a causa di un trauma o se sull’aereo proiettiamo una nostra problematica legata all’ansia.

Nel primo caso, la tecnica a cui si potrebbe ricorrere è l’EMDR, un nuovo metodo di psicoterapia che mira a “disinnescare” e a ridimensionare  i ricordi di esperienze traumatiche che stanno alla base di disturbi psicologici. Nel secondo caso, si può far ricorso alla bioenergetica e alla psicologia positiva, in grado  migliorare il rapporto di fiducia con se stessi e la gestione degli stati d’ansia.

Commenti (2)

  1. Salve,

    vorrei sapere se la Transavia organizza in Europa corsi per superare l’aviofobia. Magari anche in Inglese, visto che non mi trovo in Italia.

    Grazie,

    Emanuela

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