Il fenomeno del bullismo e delle violenze a scuola, anche tra i giovanissimi, è purtroppo sempre molto diffuso, e probabilmente è un pò, anche, lo specchio di una società aggressiva nonchè violenta, dove i bambini imparano presto che l’importante è farsi notare, anche con comportamenti prepotenti e di sopraffazione sui più deboli.
E’ un fenomeno che allarma sempre di più anche gli insegnanti, che potranno, però, imparare a contrastarlo meglio cercando di creare un buon legame tra loro stessi e gli studenti. Questo, almeno, è quanto emerso da uno studio condotto da Mara Brendgen, professoressa di psicologia all’Università del Quebec a Montreal, insieme a ricercatori dell’Università di Laval, dell’Università di Montreal, dell’Università dell’Alabama e dell’Università di Dublino.
Lo studio si proponeva proprio di indagare le cause dell’aggressività fra i bambini e quanto questa sia influenzata da fattori genetici e quanto, invece, dall’ambiente circostante. I ricercatori hanno spiegato che all’origine dei comportamenti sociali dei bambini ci sarebbero proprio i rapporti con i coetanei e con gli insegnanti, e che quindi le incomprensioni che potrebbero sorgere tra gli studenti e i loro compagni e maestri possono aumentare l’aggressività, in alcuni casi.
La ricerca è stata condotta su 217 coppie di fratelli gemelli, di età intorno ai sette anni, in modo da valutare le conseguenze genetiche sull’aggressività mettendo a confronto i comportamenti di coppie di gemelli identici. Ai loro compagni di classe veniva chiesto di dare una misura dei comportamenti aggressivi mostrati dai gemelli e di quanto questi ultimi, a loro volta, erano vittime di atteggiamenti prepotenti dei loro coetanei. Agli insegnanti dei gemelli, invece, veniva chiesto di valutare la qualità dei loro rapporti con ogni bambino.
Dallo studio è emerso che gli i bambini geneticamente portati ad essere aggressivi erano più predisposti a subire soprusi dai loro coetanei rispetto agli altri studenti, e che, comunque, tendevano meno a fare i prepotenti o a subire le prepotenze degli altri se avevano instaurato un buon rapporto, cordiale e affettuoso, con i loro maestri.
I ricercatori hanno ammesso che questo loro esperimento aveva alcuni limiti, dovuti anche al fatto che il rapporto tra gli insegnanti e i bambini era valutato soltanto dal punto di vista degli adulti, e che tali test andranno ripetuti con ulteriori misure. Tuttavia, gli studiosi hanno sostenuto che la ricerca offre spunti importanti sul legame tra i comportamenti aggressivi e i rapporti fra i bambini e i loro coetanei e gli insegnanti, mostrando anche l’importanza di insegnare le capacità sociali e di interazione.
L.F.
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