Contro il “male di vivere”, come lo chiamava Montale, l’unica arma è quella di educare i bambini al benessere interiore. Essere genitori non è facile, soprattutto oggi, nonostante la conoscenza in merito agli strumenti per crescere i propri figli non manchino. I bambini, sono letteralmente bombardati da tv, computer, videogiochi e spesso chi deve aiutarli a crescere non sa bene come fare.
Chiaramente, l’educazione dei bambini non fa capo soltanto ai genitori, ma anche agli insegnanti che giocano inevitabilmente un ruolo centrale, se consideriamo che i bambini trascorrono molte ore della loro vita proprio tra i banchi di scuola. Se l’educazione resta superficiale o nozionistica il bambino non ha gli strumenti per svilupparsi come dovrebbe. L’educazione che purtroppo va per la maggiore, infatti, mira solo allo sviluppo del corpo e dell’intelletto, mentre i valori morali e spirituali, sono spesso banditi dai programmi ufficiali.
La vera educazione, è quella che fornisce ai bambini gli strumenti per avere un equilibrio affettivo e spirituale, non solo intellettuale e fisico. Appare chiaro a tutto, però, che i bambini oggi non hanno affatto una simile consapevolezza, che deriva solo dall’educazione alle qualità umane fondamentali, e non dal puro nozionismo tipico delle scuole moderne.
Bisogna educare i bambini ad essere a proprio agio con se stessi e di conseguenza con gli altri, a vivere in modo più sano e naturale, a sviluppare i propri talenti e ad acquisire gli strumenti necessari per essere felici, senza dimenticare l’amore. Questo metodo educativo riprende la visione di Paramhansa Yogananda, secondo cui la definizione di educazione è far uscire ciò che si trova all’interno.
Per quanto questo assunto sia semplicemente straordinario, nella nostra società si educa all’apposto. Invece di aiutare i bambini a far emergere i propri talenti personali e le proprie qualità umane, si cerca di nasconderle o di reprimerle. Il risultato è un surrogato di essere umano. In questo modo, non solo si distrugge se stessi, ma anche l’ideale di un mondo più evoluto e sereno.
Commenti (1)