Chi non ricorda la favola di Pinocchio? Le bugie hanno le gambe corte e mentire non è il migliore dei comportamenti che si possano avere. Soprattutto perché le bugie non portano a nulla di buono, anzi, a volte inaspriscono e peggiorano delle situazioni. A confermarcelo è una recente ricerca dell’Università della Pennsylvania e della Nanyang Technological University of Singapore. Raccontare fandonie è il mestiere di chi è molto insicuro e per mascherare la propria insicurezza decide di aumentare il proprio senso di autostima attraverso delle bugie.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Emotion ed ha coinvolto 295 studenti americani e 2780 studenti di Hong Kong. Dire bugie per sentirsi più forti, più in gamba e riuscire ad accettarsi è un’azione che può minare fortemente all’equilibrio psicologico dell’individuo. Si ottiene l’effetto contrario di ciò che si vorrebbe e si finisce per andare incontro ad episodi depressivi. Gli studenti che hanno contribuito all’indagine sono stati sottoposti ad una serie di test.
Il primo ai quali si sono sottoposti era basato sulla loro preparazione accademica. I giovani sono stati chiamati ad esprimere una valutazione sul loro rendimento all’Università anche paragonandosi ad altri colleghi. Una seconda serie di test, invece, verteva su un questionario mirato ad indagare i sintomi tipici della depressione. Dai risultati è emerso che i giovani studenti che avevano palesemente mentito sul risultato del proprio test considerandolo di gran lunga migliore rispetto a quello che evidentemente avevano risposto dimostravano di avere una maggiore inclinazione verso la sindrome depressiva.
Uno degli autori della ricerca, Chi-Yue Chiu ha spiegato che questo può essere dovuto al senso di inadeguatezza e di disagio che i giovani provano e che quindi li spinge a mentire:
Molto probabilmente, quando l’inadeguatezza emerge, è più facile che emerga anche il disagio per essersi auto-lodati oltre misura
Insomma, mentire non darebbe in realtà grandi soddisfazioni. Provate con la sincerità.
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