Il bullismo istiga al suicidio. Non si può fare finta di nulla e girare la testa dall’altra parte. Purtroppo anche la cronaca nera ci regala degli esempi in tal senso e non si può e non si deve stare zitti. Non solo: oltre alla denuncia, bisogna educare le persone a reagire al bullismo.
Non è facile, ne siamo coscienti. E ne esistono di diverse tipologie. Ma questo non deve portare le persone a rinunciare a difendersi. Se una persona ci bullizza è lei che sta dalla parte del torto. Ed a partire dalle persone che stanno più in alto di noi, fino ad arrivare alle autorità è necessario fare presente cosa si subisce. Per il nostro benessere, per far si che la nostra vita possa continuare tranquillamente. Purtroppo il bullismo quasi sempre porta la vittima alla depressione e di lì ad azioni sconsiderate come il suicidio.
Ci rendiamo conto che questo è un mondo impostato sulla prepotenza e sulla legge del più forte. Ma non solo è sbagliato: è espressione di ignoranza totale. Il bullo dovrebbe essere chiamato a pagare per le proprie azioni. Perché è realtà che il bullismo istighi al suicidio. Soprattutto quando quel che viene fatto diventa fatto di pubblico dominio con prese in giro in rete. Viene spontaneo chiedere: cosa è che diverte tanto questi aguzzini? Perché godono della sofferenza altrui? “E’ un gioco” o “è uno scherzo”, non sono scuse che tengano: è un comportamento criminale che andrebbe perseguito come tutti gli altri perché ci sono persone che per la sofferenza si tolgono la vita.
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