L’uomo ed il suo corpo, una relazione stabile ma a volte instabile a causa di agenti esterni. Questa stabilità mista all’instabilità ha una forte influenza legata anche al tempo ed alla meteorologia. Se volessimo fare una metafora potremmo parlare del mare e paragonarlo all’uomo e della luna, paragonabile al tempo.
Il punto è che molte persone cambiano il loro benessere psicologico a seconda delle condizioni climatiche. Avvicinandosi all’estate, soprattutto in questi giorni in cui il caldo torrido sembra essere arrivato tutto insieme senza considerare più le (ormai andate) mezze stagioni, ecco che qualcosa è cambiato.
Le persone sono diverse le une dalle altre e riescono a cambiare il proprio umore a seconda del tempo. In una giornata buia e soprattutto piovosa, ad esempio, lo stato d’animo, può essere triste e cupo, oltre che apatico oppure irritabile.
D’altro canto, per contro, nel caso in cui ci fosse il sole alto nel cielo, il nostro umore può essere alto e forte. Il luogo comune che può essere “lo stare al sole forte fa venire il mal di testa”, oppure “questa pioggia mi mette tristezza”, va quindi controllato e verificato.
Per spiegarci tutto questo si parla di meteoropatia, una patologia che le enciclopedie definiscono come un insieme di disturbi neurovegetativi e psichici, conseguenti alle variazioni del meteo. In pratica stiamo parlando di un disturbo legato ai cambiamenti climatici e che influenza la nostra sfera psicologica. La traduzione dal greco meteoros (alta nell’aria) e pathos (malattia), ci fa capire così molte cose. Seppur noi scherziamo con gli amici dicendo che hanno il vento storto e parlando dei loro sbalzi d’umore legati al tempo, in ambito scientifico, la meteoropatia è classificabile come la malattia del tempo.
Esiste poi la sindrome meteoropatica, che si manifesta quando dal cielo soleggiato si passa ad una forte pioggia con temporali, è il classico caso dei brevi temporali estivi.