Non esiste di sicuro una formula magica che ci permetta di essere iperattivi, super preparati, o ancora meglio, reattivi a qualsiasi tipo di problema che si pone in ambito lavorativo, però ci sono dei tratti salienti da osservare che cambiano il modo di operare e che rendono sempre (o quasi) un successo quel che si fa. Per questo motivo, oggi analizziamo qualche caso “famoso” di caratteristiche attitudinali di chi ha avuto successo nel suo lavoro.
La timidezza sicuramente, viene vista come un grande ostacolo per chi lavora e di conseguenza sintomi come abbassare lo sguardo, mani sudate e guance rosse, si è sempre pensato che siano un pessimo biglietto da visita in ambito lavorativo. Eppure non è sempre così, anche perché quegli atteggiamenti non sempre celano uno status negativo nelle prestazioni.
Tra i casi noti di personaggi timidi che invece hanno avuto successo nella vita, troviamo individui del calibro di Charles Darwin o Albert Einstein, o ancora, un caso più attuale, Larry Page, il co-fondatore di Google.
I gestori delle risorse umane, oppure i datori di lavoro che considerano subito la timidezza come un difetto, sbagliano profondamente, anche perché potrebbero ricredersi dopo poco. Il problema, sembra sorgere in principio dalle case farmaceutiche, questo perché per vendere alcuni farmaci e psico farmaci, hanno cominciato a diffondere dei messaggi subliminali, come se il timido fosse un malato. Eppure non è così.
La caratteristica lavorativa della propensione al mettersi in evidenza, oppure quella di correre sempre è invece diversa da quella del timido.
Secondo i recenti studi finlandesi a riguardo, infatti, un buon manager deve considerare che magari la persona timida riesca a ricoprire dei ruoli maggiormente creativi e soprattutto risolutori rispetto ai problemi, cosa che invece le persone aggressive o troppo estroverse non riescono a fare, perché magari hanno migliori attitudini in ruoli standard come quelli commerciali oppure di servizio.