E’ previsto per ottobre l’inizio del primo corso internazionale di formazione in Psicologia dell’arte e cineterapia; si tratta di un percorso formativo mirato all’insegnamento di tecniche che sfruttano da un lato il sapere scientifico e dall’altro il lato artistico racchiuso nel cinema, vediamo di cosa si tratta.
Che cos’è la cineterapia? Chiunque abbia visto un film sa che questo può influenzare notevolmente il nostro stato d’animo, può rappresentare semplicemente un momento di relax, di rabbia o tristezza a seconda del genere. La cosa certa è che un buon film è in grado di rapirci ed è proprio sulla base dell’immedesimazione e del coinvolgimento che si basa la cineterapia; questa terapia ci permette di lavorare sui processi cognitivi, emotivi ed esistenziali attraverso un percorso piacevole ed interessante.
Le sedute di cineterapia, soprattutto in persone che presentano serie disfunzionalità, ovviamente non si limitano alla sola visione del film ma si avvalgono di varie tecniche di miglioramento e di crescita personale coordinate dagli esperti del settore; il corso sarà diretto dalla Professoressa Paola Dei, Docente di Psicologia dell’Arte e Arteterapia, vi invito a cliccare qui per avere ulteriori chiarimenti o informazioni sull’iscrizione, il cui termine scadrà il 17 settempre 2010.
Il lato interessante e innovativo dell’iniziativa della Professoressa Dei sta nello sfatare il mito dello psicologo come limitato alla seduta “in studio”, ampliando questo splendido campo con tecniche più moderne ed interessanti per tutti e ponendo l’accento sul coinvolgimento e la possibilità di riflessione che il cinema ci offre.
Ecco alcuni film proposti dal Dottor Roberto Cavaliere utili in questo tipo di percorso personale:
TEMATICHE ADOLESCIENZIALI:
– L’attimo fuggente (Peter Weir)
– Il grande cocomero (Francesca Archibugi)
– Gente comune (Robert Redford
SUL DISAGIO DELLA “MEZZA ETà”
– Alice (Woody Allen)
PROBLEMI CONIUGALI E SEPARAZIONE
– Kramer contro Kramer (R.Bentos)
DISAGIO PSICHICO GIOVANILE
– Ragazze interrotte
PROBLEMATICHE AFFETTIVE
– Non ti muovere
– I giorni dell’abbandono
RAPPORTO PADRE-FIGLIO
– La stanza del figlio (Nanni Moretti)
Foto: http://www.flickr.com/photos/dylanmurphy/3395577660/