Vi state domandando tutti in che giorno avete fatto l’ultimo colloquio di lavoro e com’è andato? Oggi vogliamo darvi qualche consiglio a proposito di questo incontro molto delicato tra datore di lavoro e candidato. Breve o lungo che sia, ci sono delle regole da seguire per poter fare andare tutto come desiderato. A darci qualche suggerimento è il blog dedicato al mondo del lavoro Job Trackr.
Secondo questo articolo, per avere successo durante un colloquio di lavoro è importante scegliere l’ora e il giorno giusti. Questo non dipende, però, dal candidato, il quale può prepararsi al meglio in qualsiasi momento della settimana sperando nell’esito positivo dell’incontro. In realtà, il giorno e l’ora sarebbero determinanti per l’esaminatore. A seconda di questi, si può pensare a quanto l’ascoltatore sia attento al candidato che ha di fronte e a quanto ne comprenda in fondo la personalità. Molto spesso è la stessa azienda che decide la data in cui fissare il colloquio di lavoro, ma nel caso in cui poteste scegliere è importante decidere bene il giorno. Secondo Job Trackr il colloquio di lavoro ideale è quello stabilito tra martedì e giovedì. Il venerdì, invece, è il giorno peggiore da scegliere per poter sostenere un colloquio di lavoro. Si tratta, infatti, dell’ultimo giorno della settimana lavorativa in cui la stanchezza è molto forte, si aspetta con ansia il weekend e potrebbe essere una soglia di attenzione molto bassa nei confronti del candidato. E’ proprio per questo che il colloquio potrebbe risultare molto breve e poco approfondito. Quasi lo stesso discorso vale per i giorni prefestivi o per il lunedì. Ad inizio settimana è importante decidere e programmare tutto ciò che si deve compiere e gli obiettivi da raggiungere. Distrarsi con un colloquio di lavoro a cui si dà poca attenzione non è la scelta migliore.
Anche l’orario sembra essere molto importante. La fascia oraria da preferire per un colloquio dovrebbe essere tra le dieci e le undici del mattino. Stesso discorso per il pomeriggio, dalle quattordici alle sedici, perché dopo il pranzo e dopo una tazza di caffè si può ripartire alla grande con il lavoro.