Il mobbing è uno dei problemi più grandi che può affliggere un lavoratore. Si tratta della pressione che lo stesso subisce dai propri capi o da un collega al fine di essere sotto sotto controllo e limitare la sua libertà. E’ uno stato di cose che va combattuto.
Il mobbing è una delle piaghe peggiori del nuovo millennio: il vero problema ad esso relativo è che se da una parte le persone non hanno rispetto per i propri colleghi, non sempre chi ne rimane vittima ha il coraggio o la forza di rispondere alle offese ed al maltrattamento. E ciò porta essenzialmente non solo ad un rendimento più basso sul luogo di lavoro ma anche alla nascita di tutta una serie di problemi di salute per chi ne rimane vittima. L’effetto più evidente del mobbing è senza dubbio uno stato di ansia e depressione che può instaurarsi nella persona: è la reazione più diretta al maltrattamento: l’autostima cala e ci si sente inutili e privi di scopo. Dopodiché si passa alle conseguenze fisiche, derivanti dalla necessità del corpo di prevaricare il senso di malessere. E’ la somatizzazione nella quale la persona cade ed essa può essere di diverso tipo.
I disturbi più comuni sono relativi all’apparato gastrointestinale: mal di stomaco, colite, gastrite, diarrea. La tensione poi porta la persona a soffrire di mal di testa da tensione e in molti casi anche di un calo della libido. Se vi trovate vittime di mobbing, fatevi forza e denunciate la questione. Cercando di non sottomettervi a ciò che vi vogliono far credere.
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