La produttività è una delle parole d’ordine nella società contemporanea. E’ il mondo che ce la richiede e noi, per arrivarci, cerchiamo di destreggiarci fra i paletti della nostra vita. Il problema è che le cose da fare sono talmente tante, che raggiungere l’optimum in tutte è davvero difficile. Allora come fare? Per una maggiore produttività è necessaria una grande dose di concentrazione. Ma non è solo la quantità a giocare un ruolo fondamentale, ma anche, o soprattutto, la qualità. Dobbiamo porre la nostra attenzione sulla cosa che stiamo facendo in quel momento. Non bisogna pensare né a quello che si è fatto prima e né quello che si farà dopo. E’ il presente che conta, non dobbiamo ascoltare le sirene del passato o del futuro. Fare e pensare a tante cose nello stesso momento condiziona negativamente la produttività.
Facciamo due esempi. Il primo riguarda gli sportivi. Pensiamo a uno sciatore che invece di concentrarsi sulla gara in corso, ripensa alla discesa passata o a quella futura, sicuramente commetterà degli errori, perché la sua attenzione non è rivolta al qui e ora. La prestazione deludente condizionerà anche quelle che dovrà disputare in un secondo momento, con il risultato di perdere la fiducia nei propri mezzi.
Il secondo riguarda un’azione più abituale per ognuno di noi: cucinare. Stiamo preparando il pranzo, magari un semplice sugo, però ci ritorna in mente il cattivo caffé che abbiamo fatto la mattina o all’arrosto con cui vorremo deliziare i palati dei nostri commensali a cena. Il risultato? Un sugo riuscito male come il caffé con il quale avete iniziato la giornata.
Che voi siate dei sciatori o dei cuochi non importa. Ciò che conta è capire che per essere produttivi bisogna pensare solo al presente, senza farsi distrarre dal passato o dal futuro. Adesso deve essere la vostra stella polare in quel difficile cammino che è la vita.