Oggi vogliamo darvi qualche dritta su come aiutare le persona a calmarsi. Molto stesso parliamo di come affrontare lo stress per noi stessi, di come riuscire ad allontanare lo spettro della depressione dalla nostra anima. Ma come fare se questo aiuto dobbiamo darlo ad una terza persona?
Il primo presupposto dal quale partire è quello di mantenere la calma. E’ basilare. Non si può pensare di infondere fiducia e tranquillità ad una persona se si è ansiosi. Sembra scontato ed un dato di fatto, ma in pratica non sempre è facile da portare avanti come comportamento. Avere per primi un aspetto calmo e pacato aiuta la persona che vogliamo calmare ad entrare in uno stato di tranquillità, proprio perché vede che chi si approccia a lei appare confidente e serena. Altra cosa da fare, molto importante, è sapere ascoltare. Stare a sentire la persona che si ha davanti è primario. Bisogna dare lei il giusto spazio per arrivare a guardare il problema da un punto di vista oggettivo. Dando modo quindi di ridimensionare la situazione se esageratamente gonfiata o di riuscirla ad affrontare se rappresentante un problema reale.
Tenete da conto che qui stiamo facendo un discorso decisamente generalizzato: ogni singolo caso dovrebbe essere studiato individualmente per avere un quadro il più possibile veritiero da “superare”. Terzo ed ultimo consiglio ma non per importanza è quello di spronare la persona che cercate di aiutare a calmarsi. Il carattere di una persona, è inutile dirlo, è composto da mille sfaccettature e spesso, specialmente se la causa scatenante è di tipologia dolorosa o triste, quest’ultima potrebbe avere lo “stimolo” a lasciarsi andare. In questo caso è necessario dare una bella spinta, non lasciarla crogiolare nella sua disperazione ma fornirle tutti i mezzi possibili per combattere la sua battaglia. Cosa ne pensate? Quali sono i vostri metodi? Per noi ha sempre funzionato.
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