Come reagire alle offese? Tante volte sicuramente ti sei chiesto se effettivamente il tuo modo di rispondere ad un umiliazione fosse giusto e pienamente soddisfacente. Oggi vogliamo vedere con te quali sono le “reazioni” migliori da mettere in pratica.
Ovviamente è inutile dire che bullismo ed offese di sorta non dovrebbero assolutamente esistere in qualsiasi contesto. Potresti però doverti trovare a combatterci in qualche modo. Ed in quel caso devi essere preparato.
La prima cosa da fare è non perdere l’autostima. Chi ti prende in giro o ti offende lo fa per farti del male. E non gli importa di mentire o travisare la realtà. Qualsiasi particolare voglia prendere di mira lo utilizzerà contro di te. Vuoi sapere davvero come reagire alle offese? La prima cosa che devi fare è renderti conto che a prescindere da quello che ti viene detto sei speciale, sempre e comunque. E che nessuno questo potrà cambiarlo. Nessuno ha il diritto di sentirsi migliore di te.
Altro consiglio: non reagire in maniera violenta, ma fai un respiro e rivolta la situazione a tuo favore portando l’altra persona a vergognarsi di ciò che ha detto. Il segreto per fare questo è rispondere con ironia all’offesa, alzando la voce e facendo sentire a chi è attorno a voi ciò che stai rispondendo, per evidenziare il comportamento errato di chi ti sta offendendo. Il segreto è quello di non dare mai l’occasione all’altro di porsi nella condizione di recriminare su qualcosa che hai fatto, anche se in risposta al suo comportamento.
Se vedi che poi l’offesa trascende, a seconda della situazione puoi avvalerti di aiuti professionali: forze dell’ordine se per esempio siete in pubblico, o avvocati se hai subito delle pesanti ingiurie o della diffamazione. Ricorda: la violenza non è mai la risposta adatta. Evita quindi delle reazioni di impulso che potrebbero solamente nuocerti e non “avvantaggiarti” nei confronti di chi tenta di umiliarti.
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Giuliano Lorenzon 6 Dicembre 2013 il 21:02
Tutto qui? Secondo me il consiglio di alzare la voce non è corretto. Essere assertivi è il metodo migliore per affrontare situazioni del genere.
Qualche esempio in più non sarebbe guastato. Si trovano cosi tanti post in giro per la rete di gente che scrive o addirittura copia ed incolla da altri post che però non danno nessun aiuto.mah sarò io forse a sbagliare. Scusate questa esternazione…ma quando ci vuole ci vuole!
Valentina Cervelli 13 Dicembre 2013 il 13:39
@Giuliano Lorenzon: Onestamente Guliano l’intero articolo è basato sulla mia esperienza personale. Forse dovevo specificare meglio cosa intendevo per alzare la voce. Non accusiamo la gente di essere superficiale e fare copia incolla se evita i papiri lunghi due chilometri,ma punta a suggerimenti concisi. Quello che vedi scritto nei miei pezzi è frutto di esperienza personale là dove non è specificato in maniera diversa. Per il resto, queste sono piccole guide, consigli davvero. Se si necessità di maggiore aiuto… vi sono sempre dei terapeuti esperti. 🙂
Grazie comunque del commento e continua a leggerci. Se con fondamento le critiche non mi dispiacciono e come vedi, seguo i miei stessi consigli nel reagire alle offese. Od a quelle che reputo tali. 🙂
fabio pio 8 Marzo 2014 il 21:05
per esempio , mi prendono in giro per il nome che ho , come posso rispondere ?