Non è semplice uscire da una situazione di violenza protratta, questo vogliamo metterlo in chiaro subito. Non sempre la persona ha la spinta psicologica adatta per uscire fuori da questo tipo di situazioni: non di rado arriva a pensare di sbagliare e meritarla.
Quel che è necessario fare, sia che si sia vittime di violenza, sia che si sia delle persone care di queste vittime, è tentare di porre tutto nella giusta prospettiva. Nessuno merita di essere picchiato o abusato verbalmente. Possiamo avere tutti dei difetti ma niente o nessuno giustificano nessuna azione fatta contro la nostra persona, sia che si tratti di percosse o di bullismo. In questi casi il vero problema è far scattare nella persona abusata l’interruttore che la porti a vedere ciò che sta vivendo con il giusto occhio critico. I gradi di violenza possono essere molti, ma se si ha la libertà di avere accesso ad un telefono, ad un pc o di poter uscire di casa, è necessario fuggire da una situazione di questo genere. E non importa che l’abusante sia il marito o la moglie, il fratello o il proprio datore di lavoro.
Quel che è necessario fare proprio, far penetrare nella propria psiche è che si ha un valore, molto più ampio di quello che gli abusanti convincono gli abusati di avere. E fare forza su quello fino a che non si riesce ad uscire dalla loro morsa. E va fatto. Sia per sopravvivere, sia per ritrovare la pace e uscire da una gabbia di vita troppo stretta ed ingiusta.
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