Ieri vi abbiamo spiegato l’argomento in questo post introduttivo, ma oggi vogliamo indicarvi quali sono le espressioni che i genitori non devono utilizzare con i propri figli per evitare malumori e situazioni aggressive. Anche domani troverete la terza ed ultima parte in cui affronteremo il rapporto genitori-figli. Non vogliamo con questo dipingere i genitori come dei mostri, ma indicare che molto spesso non si fa attenzione alle parole utilizzate. Quando si parla di comunicazione è molto importante la scelta di ciò che si dice, soprattutto se i nostri interlocutori sono dei bambini. Ma andiamo ad indagare le varie situazioni.
Se i genitori si trovano di fronte ad un bambino che non si impegna come vorrebbero a scuola, a calcetto o in altre passioni, non devono ricordargli quanto è pigro e che dovrebbe impegnarsi di più. Se si vuole motivare il proprio pargolo c’è bisogno di farlo ma riferendosi a degli obiettivi ben definiti. Nel caso il bambino voglia andare a giocare potrà farlo solo dopo aver pulito la propria camera o aver finito di fare i compiti. Inoltre, se il bambino non è un granchè a scuola non sottolineate la sua mancanza, ma quando riesce ad impegnarsi di più sottolineate i suoi risultati con espressioni di compiacimento e gratificazione. Altra situazione è legata al cibo. La dottoressa McCready sottolinea come sia necessario evitare qualsiasi tipo di discorso che può far percepire al ragazzo un’immagine negativa di se stesso.
È importante mantenersi in forma e stare attenti al proprio peso corporeo, ma non sono consigliabili espressioni del tipo “sei un mangione” o “sei una buona forchetta”. Non occorrono le parole per scoraggiare il proprio ragazzo dal mangiare fuori pasto o troppe schifezze. Bisogna evitare di riempire casa di merendine e snack dolci, basare l’alimentazione familiare su alimenti sani, organizzare gite fuori porta tutti insieme e anche sostenere da sempre l’attività fisica. Inoltre, due avverbi da non utilizzare con i propri figli sono: sempre e mai. Delle affermazioni che li utilizzano possono segnare la vita di un bambino perché lo contraddistinguono in maniera negativa e condizionano il suo comportamento.