Preferisci il maglione rosso o quello blu? Acqua naturale o effervescente? Ogni giorno ci troviamo continuamente di fronte a delle scelte, che generano risposte emozionali diverse da persona a persona.
Scegliere una cosa o l’altra nasce dalla caratteristica peculiare che la distingue dagli altri comportamenti umani e cioè l’ansia; chiunque prima di prendere la sua decisione è pervaso da uno stato di ansia, fondamentale per spingere l’individuo ad agire.
Immaginate un mondo senza scelte: gli uomini si somiglierebbero tutti e finirebbe per sparire il libero arbitrio. Non si può negare l’importanza della scelta, eppure a volte si viene a formare un’ansia quasi insopportabile, uno stato di insicurezza che blocca la persona e la porta a chiedere aiuto agli altri, facendo scegliere gli altri per se stessa.
Per riprendere il controllo della situazione dobbiamo considerare innanzitutto le nostre preferenze e mettere da parte il pensiero altrui, come per esempio restare a casa perchè ci va e non “uscire perchè è sabato”.
L’indecisione che proviamo di fronte ai bivi della vita, talvolta anche nei più insignificanti, è dovuta principalmente al fatto che molte delle decisioni che prendiamo non dipendono dalla reale volontà del soggetto, ma dal desiderio di rendere felici amici e parenti o di fare una buona impressione a lavoro; annullare le proprie esigenze per il benessere altrui genera insicurezza, che poi si rifletterà sulle decisioni future.
Quando parlate con qualcuno, evitate di chiedervi continuamente cosa potrebbe affascinarlo, nel più delle volte anzichè sorprenderlo farete la figura del pesce lesso che fissa e non parla; cercate invece di parlargli di chi siete, di cosa vi piace decidendo voi di cosa parlare, nel modo che voi preferite.
Far scegliere gli altri al proprio posto inoltre rischia di offuscare i fattori che caratterizzano il criterio personale, di fronte all’indecisione invece di farci bloccare dall’ansia e cercare aiuto all’esterno, rilassiamoci e scegliamo con la nostra testa; ognuno ha il suo metodo valutativo e più lo usa, più sarà deciso nelle decisioni a venire.
Infine ricordate che, anche quando l’indecisione ha la meglio, non fare niente non significa mettersi “in pausa”, cioè non significa evitare il problema perchè anche restare immobili è una decisione, quindi è consigliabile buttarsi e decidere, anche a costo di fare la scelta sbagliata, più tosto che restare immobili e non lasciare ombra di dubbio.