Ogni giorno osserviamo e studiamo i comportamenti degli altri, come si vestono, come camminano o cosa dicono e in maniera più o meno inconscia paragoniamo il nostro stile di vita al loro.
Confrontarci con gli altri è una cosa interessante e fondamentale per la crescita dell’individuo, ma può diventare contro producente quando il paragone corrisponde allo sminuire la propria persona; così la tua macchina diventa un rottame rispetto alla Mercedes del vicino, il tuo lavoro un’attività umiliante. Occorre dunque imparare a confrontarci con chi ci circonda evitando l’autodistruzione.
Spesso più che di paragone si parla di giudizio ed è importante tenere in mente che il modo in cui valutiamo gli altri è lo stesso metro che utilizziamo quando ci auto-osserviamo, pertanto la cosa migliore è imparare a guardare le cose con ottimismo, senza cercare sempre i difetti, così da trovare più positività sia nell’esterno che nella nostra persona.
Un errore che tendiamo a commettere soprattutto quando abbiamo a che fare con chi ha una posizione lavorativa o un titolo di studio superiore al nostro è metterlo su un piedistallo distruggendo la nostra dignità, o al contrario metterne in luce le imperfezioni, cercando di sminuirlo per poterci sentire alla sua altezza. Oltre ad essere un comportamento infantile può creare rapporti basati sulla meschinità e sulla competizione ossessiva, che per ovvi motivi danneggiano la socialità e le relazioni lavorative; è necessario quindi capire che, anche se è stimolante lottare per diventare una persona stimata dagli altri, l’obiettivo non deve essere “diventare il migliore in assoluto“.
Inoltre, poiché le due ottiche di paragone, quella positiva e quella negativa, sono strettamente collegate, è importante sforzarci il più possibile nel confronto positivo, in modo da diminuire l’intensità di quello che potrebbe ferirci.
Una volta compreso che comprare cose molto costose o indossare abiti ricercati non è la soluzione adatta per sentirsi a proprio agio in ogni situazione, l’ultimo passo è cambiare l’oggetto di paragone, cioè imparare a confrontarci con noi stessi, con le nostre capacità e ogni piccolo obiettivo raggiunto.
Matto 10 Gennaio 2010 il 23:01
Grazie è tutto molto realistico !! 🙂 Mi è stato utile grazie 😉
Valeria Del Treste 11 Gennaio 2010 il 14:32
@ Matto:
Ciao Matto,
ti ringrazio per il commento! 🙂
Continua a seguirci e dimmi cosa ne pensi degli altri post!
A presto
Valeria
Matto 12 Gennaio 2010 il 20:38
@ Valeria Del Treste: Si assolutamente ci proverò, tempo permettendo 🙂
Grazie Valeria
Mirko 7 Febbraio 2010 il 14:38
Sapete se c’è un libro che tratta l’argomento?