Le vacanze sono arrivate, le scuole hanno chiuso i battenti già da un paio di mesi ma è ad agosto che la maggior parte delle famiglie si riunisce al completo, trascorrendo molto tempo, quasi tutto il giorno, insieme. Una situazione a dir poco insolita dal momento che il resto dell’anno, tra scuola, dopo scuola, hobby, sport, amichetti, compiti, videogiochi ed impegni lavorativi dei genitori, non si trascorre più di qualche ora insieme nell’arco delle 24 ore. Per recuperare il tempo perduto, però, non bisogna cadere nella tentazione di concedere tutto ai bambini durante le vacanze, magari per farsi perdonare la scarsa presenza durante il resto dell’anno.
Alcuni consigli ai genitori su come comportarsi durante le vacanze con i figli li dà Aldo Naouri, pediatra e studioso dell’infanzia, autore di Piccoli tiranni non crescono, libro giunto alla terza ristampa che ha riscosso grande successo e che si incentra sull’errore comune che si compie oggi con i figli: idolatrare i bambini per evitare di procurargli traumi e non educarli con disciplina.
Le vacanze, spiega l’esperto, sono una circostanza particolare perché la frequentazione con i genitori si fa decisamente più intensa:
Consiglio ai genitori di scegliere come luogo di vacanza quello che piace più a loro, e non ai loro figli, che si adatteranno in ogni caso. La disciplina non deve venir meno durante le vacanze: si può essere più tolleranti per quanto riguarda gli orari, ma senza eccedere: in ogni caso bisogna stare attenti a far rispettare le regole, indipendentemente dal comportamento più permissivo di altri genitori.
Naouri è molto duro con i genitori che dicono di annoiarsi in vacanza con i figli e si sentono in colpa. Basta lamentarsi, sembra ammonire, perché si hanno dei figli se non li si vuole davvero?
Gli consiglierei di andare in analisi: non tanto per capire perché si annoiano, ma perché abbiano avuto figli in un’epoca in cui i metodi contraccettivi non mancano.
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