Molti pensano che lavorare a casa sia un vantaggio. In realtà, se il lavoratore non riesce a gestire in maniera corretta e ad organizzarsi meticolosamente nella divisione dei compiti il telelavoro si può rivelare una vera e propria condanna. Per ovviare a questo risvolto negativo del lavorare da casa bisogna seguire delle linee guida. Innanzitutto, non bisogna lavorare fuori dall’orario di ufficio. Mi spiego meglio. Lavorando a casa, siete voi che decidete i vostri break e i vostri impegni. Ma sarebbe bene fare un piano di lavoro e decidere quali sono le ore da dedicare al lavoro e quali no.
Lavorare dopo cena o nei weekend per recuperare tempo non è sempre una cosa positiva. Inoltre, una delle cattive abitudini del lavoratore da casa è la decisione di non prendere giornate di ferie. Il freelancer può o meglio deve concedersi un periodo di vacanza, anche se non verrà retribuito come magari un normale impiegato. L’importante è riuscire a ritagliarsi i propri spazi e ricaricare le energie. Stesso discorso va fatto per chi continua a lavorare nonostante la salute non sia al 100%. Se non si sta bene, anche il rendimento sul lavoro ne risentirà senza alcun dubbio.
Un altro grande problema di chi svolge il proprio lavoro da casa è la difficoltà di trovare degli spazi che permettano di svolgere la propria attività professionale al massimo della potenzialità. È, quindi, necessario uno studio od un ufficio che permettano all’individuo di dedicarsi completamente al lavoro. Può sembrare strano, ma un’altra cattiva abitudine potrebbe essere quella di lavorare in pigiama, visto che si resta in casa. Invece, anche in questo caso bisognerebbe curarsi e vestirsi in maniera adeguata, prima di tutto per se stessi e poi per gli altri. Insomma, lavorare a casa deve essere inteso come un vero e proprio impegno, con le sue regole e i suoi orari. Con questi semplici consigli potrete rigettare lo stress e l’ansia di un lavoro mal gestito.
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