L’ira è considerata uno dei sette vizi capitali, da cui bisogna astenersi sempre ed in ogni caso. Questo sentimento infatti ci induce a vivere emozioni in un modo fortemente alterato, rimuovendo numerosi freni inibitori e spingendoci verso comportamenti irrazionali, causati dall’avversione verso una persona, un comportamento o una situazione.
Poche persone, tuttavia, sono immuni alla rabbia: la maggior parte delle volte dobbiamo limitarci a poterla controllare. Ma come?
Gestire i nostri momenti più aggressivi non è facile. Non siamo infatti in grado di modificare il modo in cui le altre persone ci fanno sentire, ma solamente di migliorare il nostro modo di agire quando la situazione comincia a diventare “calda”.
Quindi evitiamo di entrare in situazioni esplosive. Quando sentiamo l’ira crescere dentro di noi, la soluzione migliore è allontanarci dalla fonte di questo problema. Non sempre è possibile, tuttavia molte volte è un’opzione che non viene sufficientemente presa in considerazione per motivi di orgoglio, dimenticando però che in questi casi non saremo costretti a pentirsi di quello che avremo detto o fatto sotto il condizionamento di un momento difficile.
Cerchiamo di sfogare la nostra rabbia con il corpo. Questo non significa rompere oggetti o colpire persone, ma ad esempio fare una corsa o una camminata: l’importante è che l’attività scelta ci aiuti a far uscire tutta la tensione accumulata.
Quando il peso di una situazione diventa troppo opprimenti, ridiamoci su: un po’ di umorismo aiuterà ad alleggerire il nostro spirito e a trovare una via di uscita più creativa da un conflitto. Anche i nostri interlocutori potrebbero abbassare le difese e quindi essere più propensi ad una risoluzione pacifica al problema.
Cerchiamo di non ossessionarci con quello che ci succede e guardiamo oltre: considerano tutte le cose peggiori che esistono al mondo, facciamo un passo indietro e cerchiamo di riaggiustare la prospettiva.
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