Coping per vincere lo stress da soli: non è sempre semplice ma si può contare sulle proprie forze per superare un momento difficile. Questo approccio è basato sullo sviluppo di quelle capacità comportamentali e psicologiche atte a superare (to cope, dall’inglese, N.d.R.) i problemi.
Cosa significa questo? Costruirsi il proprio sentiero, modificando le reazioni, per combattere gli effetti del dolore, di una malattia o di qualsiasi cosa disturbi il proprio “stato di quiete”. In poche parole il coping è praticamente un metodo di autoanalisi che richiede alla persona di esaminare nel profondo quelle che sono quelle problematiche che creano stress al fine di trovare una “soluzione” attraverso una maggiore comprensione del proprio io.
Non bisogna né autoaccusarsi né autoconvincersi, ma creare un nuovo modo di approcciarsi ed ad una nuova chiave di lettura che possa suggerire e dare soluzioni a chi soffre lo stress o qualsiasi altro malessere. Sono sufficienti gli stimoli che vivo per cambiare le cose? Quale strada si adatta davvero a me? Sono queste le domande che ci si deve porre. Ovviamente vi sono diverse tecniche da applicare a seconda della tipologia di necessità, magari ispirandosi a diverse scuole di pensiero.
Un concetto è necessario da comprendere: coping e resilienza vanno a braccetto se si deve affrontare una situazione di stress, soprattutto in quella fase di adattamento basilare per poter reagire. Grazie ad un primo momento di riflessione infatti arriva il punto nel quale parte la “scelta consapevole”, quell’attimo in cui, dopo aver valutato, si modifica l’azione ottenendo risultati.