La quarantena obbligata alla quale siamo sottoposti a causa della pandemia di Coronavirus è per molti qualcosa di non vissuto bene: ci si sente limitati, ci si sente soli. E spesso diventa facile dimenticare che la stessa rappresenta per noi una protezione molto importante nei confronti di un nemico molto pericoloso.
Non temete di sentirvi inadeguati ma cercate soluzione
Covid-19 è un virus che in molti casi sembra presentarsi come asintomatico o paucisintomatico: in tanti altri però si sviluppa in maniera molto virulenta, portando le persone a dover contare su cure ospedaliere intensive senza la sicurezza, una volta che si è instaurata la polmonite interstiziale bilaterale, di riuscire a sopravvivere. Il lockdown al quale l’Italia e molti altri paesi sono sottoposti servono per l’appunto ad abbassare il livello dei contagi, rendendo possibile un graduale ritorno alla normalità il più presto possibile.
Ciò non toglie che lo sconforto possa prendere, soprattutto in alcune situazioni: in questo caso chiedere aiuto diventa basilare. E fortunatamente sono stati istituti anche dei numeri specifici, gratuiti, che offrono supporto a giovani e anziani che sentono il bisogno di sentire una voce amica e preparata che possa aiutarli a gestire le emozioni. Non ci si deve sentire inadeguati se la quarantena inizia ad andare stretta, ma si deve essere proattivi nel trovare una soluzione per stare bene.
Cosa fare e cosa non fare
Quel che è importante comprendere, relativamente allo stare a casa, è che tutte le emozioni ne escono amplificate a livelli altissimi: motivo per il quale ci si deve aspettare di provare un po’ di frustrazione nei confronti della situazione, delle persone con le quali si convive e anche di se stessi. In questo caso ci si deve fermare e valutare quelle che sono le priorità. Non ci si deve colpevolizzare per come ci si sente, ma si deve capire sul serio di essere fortunati rispetto a chi lotta per sopravvivere su un letto di ospedale. Comprendere che la quarantena è il mezzo più diretto che ognuno di noi possiede per non infettarsi o non infettare se è asintomatico.
Le precauzioni che ora si prendono probabilmente dureranno mesi anche quando la quarantena finirà: contattare uno psicoterapeuta che possa aiutare a gestire i cambiamenti è una delle strade maestre da percorrere. Imparare a organizzare il tempo e le emozioni altrettanto. Calibrate bene l’accesso che avete alle informazioni e cercate, per quanto possibile, di vivere normalmente la vostra vita.