Oggi parliamo di qualcosa che può renderci felici. Partiamo dall’analisi di uno studio recente legato a prove scientifiche che parlano di felicità dell’individuo, ed arriviamo poi ai consigli pratici per diventare felici. Ma andiamo per grado.
Come prima cosa, possiamo parlare di una distinzione cardine che ci permette di dividere l’essere umano, per categorie a seconda di una serie di caratteristiche della psiche che fanno la differenza tra i soggetti. Nel dettaglio, possiamo analizzare ben due categorie (scientificamente non esiste una via di mezzo). Stiamo parlando dei pessimisti, cioè coloro che vedono la vita in nero e con le sfumature del grigio, e gli ottimisti, coloro che riconoscono i colori ed amano il bianco.
I primi, sono coloro che sono molto spesso pronti ad abbattersi ed a sentirsi affranti, che cercano sempre il conforto degli altri e che non sono in grado di superare i problemi a cui la vita ci mette di fronte. Dall’altro lato, invece abbiamo gli ottimisti che sanno cogliere anche il buono dalle esperienze un po’ più forti che la vita ci mette di fronte.
Le ricerche di cui parliamo, sono legati proprio all’analisi nel tempo di queste persone per mettere a confronto le loro caratteristiche psicologiche, ed il rapporto che ne nasce con la propria longevità e salute.
La ricerca a cui facciamo riferimento è quella condotta dal Professor Ed Diener del Dipartimento di psicologia dell’Università dell’Illinois, studioso della felicità e degli effetti sulla salute sia intellettiva che corporea. La sua ricerca è stata pubblicata anche sul Journal of Applied Psychology, Health and Well-Being ed è uno dei trattati più lunghi sull’argomento, perché parte dall’analisi di ben 160 ricerche che parlano di benessere soggettivo. Il benessere soggettivo – riporta la ricerca – è sicuramente è uno dei maggiori elixir di lunga vita esistenti. Quest’ultimo, permette di essere felici ed irrobustire le nostre difese corporee. Nella seconda parte dell’articolo, vedremo come è possibile essere felici.
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