Quando si parla di tradimenti, qualsiasi cosa accada è sempre difficile da mandare giù. Quando un amico ti tradisce, in qualche modo la faccenda sembra presentarsi come più difficile da superare anche rispetto al tradimento amoroso, soprattutto in alcuni casi. Come imparare a reagire? C’è qualcosa che si può fare per mettersi subito questo triste “passato” dietro le spalle?
Non è facile, è inutile prendersi in giro. Soprattutto se il rapporto di amicizia è di vecchia data, le crepe nell’autostima e soprattutto nella fiducia nei confronti degli altri che si vengono a crearsi sono di proporzioni immense. Questo è innegabile. Dire il contrario sarebbe ipocrita ed in qualche modo controproducente. Perché se c’è una cosa da fare quando un amico ti tradisce è quella di affrontare subito il problema. Prima con te stesso e poi con lui. E’ necessario per poter gettare le basi se non di una riconciliazione (tutto dipende ovviamente dalla portata del tradimento, N.d.R.) almeno di una possibile metabolizzazione dell'”incidente” da parte dei colui o colei che è stato leso dal comportamento dell’altra persona.
La seconda cosa da fare, altrettanto importante, è quella di evitare di chiudersi a riccio in se stessi lasciando tutti quanti fuori. Rifletteteci un attimo: quanto può essere conveniente smettere di uscire e conoscere persone solo perché non ci si fida più di nessuno. Comprendiamo che non sia facile, ma non si deve esagerare ed esasperare la situazione. In questa maniera ci si limita troppo e non è già abbastanza essere “costretti” in tal senso dal tradimento avvenuto? Altro consiglio: tenete un diario per sfogarvi, dare spazio alle vostre emozioni e avere modo di rivisitarle dopo un po’ di tempo. In questo modo sarete capaci di vedere il tutto in una prospettiva più oggettiva e quindi di analizzare la situazione in modo adeguato per trovare pace. Vi è già capitato di trovarvi in situazioni simili? Se sì, come ne siete usciti?
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