Oggi parliamo di un argomento che di recente tocca molto l’attualità e l’opinione pubblica e religiosa delle popolazioni occidentali. Per farlo, partiamo da una affermazione di un uomo di Chiesa, Monsignor Paolo Rigon, che in occasione dell’inaugurazione dell’Anno giudiziario del Tribunale ecclesiastico della Liguria, ha dichiarato:
“La pornografia dilagante e invadente presenta la vita sessuale come fine a sé stessa, ossia per puro piacere e divertimento. Chi si abitua a questo stile di vita molto probabilmente non riterrà di poter restare fedele ad una sola persona, non lo riterrà o, più semplicemente, sarà incapace di fedeltà”.
A non voler accettare “la critica” o “la dichiarazione” del Monsignore, sono state le associazioni omosessuali che sono insorte contro i pregiudizi attribuiti al cattolico, che ha secondo loro attaccato l’omosessualità come tra i primi fattori del fallimento di molteplici matrimoni.
La Repubblica di Genova, infatti ha continuato nel riportare che:
“Il caso drammatico è quello dell’omosessualità che qualcuno spera di vincere o di mascherare appunto con il matrimonio ma è una illusione, non sarà possibile, in concreto, restare fedeli al coniuge, questo perchè non si nasce omosessuali…dal momento che l’omosessualità è indotta bisogna prenderla dall’inizio, perché così si può superare, attraverso la psicoterapia. Un’omosessualità incancrenita non è superabile”.
Una vera guerra aperta quindi tra GayLib, l’associazione liberale di omosessuali ed il Monsignor Paolo Rigon, che si è fatto nemici parecchi omosessuali. Sul proprio sito Internet, infatti, la GayLib, continua a dichiarare:
“Gravissimo è anche il fatto che sia menzionato un consultorio che affronterebbe questo problema e che riuscirebbe a risolverlo”.
Ovviamente il caso recente da cui abbiamo preso spunto è avvenuto in Liguria, ma già alcuni mesi fa accadde qualcosa di analogo e con risultati interessanti in Campania, dove la congrega ecclesiastica ebbe uno scontro interessante con l’associazione omosessuale campana i Ken, con il conseguente risultato di scuse pubbliche.
Vincenzo 17 Giugno 2011 il 21:14
Avendo navigato molto spesso ed in lungo ed in largo mi sono reso conto che quasi tutta internet è infestata della opprimente propaganda sulla omosessualità. Sarebbe necessaria una legge che limitasse a pochi siti la propaganda sulla omosessualità e colpire con forti tassazioni il grande capitale e la liquidità della lobby omosessuale-pedofila internazionale.
Paola Pagliaro 21 Giugno 2011 il 23:14
Caro Vincenzo,
mi trovi in disaccordo… in primis non vedo a che pro accostare omosessualità e pedofilia, secondo non ho osservato alcuna infestazione della rete né propaganda sull’omosessualità. Semplicemente e fortunatamente oggi sono cadute, stanno cadendo e mi auguro continueranno a cadere molte delle barriere sociali, mentali e culturali che hanno costretto gli omosessuali a vivere nascosti… felice che non sia più così… le tasse e le leggi che vanno a colpire gli omosessuali mi sembrano a dir poco irragionevoli…
gino 2 Settembre 2012 il 17:08
@Vincenzo:
Ti auguro un figlio gay!