Tutti al mare…ma anche no! Non molto chiara la posizione dei vacanzieri del mondo, che fanno allarmare i tour operator a causa di una sorta di binomio maledetto che va dalla depressione legata alla partenza, a quella legata alla poca liquidità disponibile nel portafoglio. Una vacanza quindi che nasce sui sogni, sui desideri e soprattutto sulla disponibilità economica delle famiglie.
Le vacanze, da sempre attese da grandi e piccini, i primi per godersi le tanto attese ferie, ed i piccoli per divertirsi in spiaggia con secchiello e vanghetta, non sono più solo equiparabili alla felicità dell’individuo.
Ben 7 italiani su 10, infatti, quest’anno saranno costretti a “stringere” le proprie vacanze per risparmiare a causa dei costi in aumento e della crisi che ha notevolmente ridotto i salari. L’allerta arriva però dal mondo degli psicologi che avvertono che una vacanza sbagliata, può portare più disagi che benefici.
Il messaggio è traducibile in una sorta di alert che dichiara che la vacanza può diventare deprimente e di conseguenza farci solo del male.
Per meglio comprendere di cosa parliamo, nulla è più significativo delle parole di Paola Vinciguerra, psicologa e presidente dell’Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico (Eurodap):
“La vacanza è un momento importantissimo da scegliere con cura, non si deve sbagliare. Da momento di relax rigenerante, necessario per risolvere stress e stanchezza, la vacanza impostata in modo sbagliato può infatti trasformarsi in una situazione di nervosismo e tensione”.
Posta in questo modo, diventa realmente una scelta faticosa quella di trovare la meta e soprattutto quella di considerare a priori tutti i rischi che non devono essere sottovalutati.
Continua infatti la Vinciguerra:
“Essere insoddisfatti del periodo che dovrebbe rappresentare il premio di un anno di lavoro procurerà certamente un livello di frustrazione che ci potrebbe indurre a comportamenti compensativi come il mangiare di più e male, facendoci ingrassare. Inoltre, aggiungendo disagio e stress saremo di cattivo umore e inclini alla depressione”.
Di conseguenza, meglio stare a casa che staccare la spina in modo sbagliato.