Le relazioni dei padri verso i figli adolescenti sono influenzati dall’intensità del loro precedente desiderio di avere figli: in particolare, più acuto questo sentimento è stato avvertito, più i padri tendono a impegnarsi quotidianamente nella relazione con i loro figli. Questa è la conclusione di uno studio condotto da alcuni ricercatori del Center for Gender Studies presso l’Università di Basilea.
A condurre la ricerca è stato il sociologo Diana Baumgarten che ha analizzato i dati emersi dalle lunghe interviste alle quali sono stati sottoposti otto padri di età compresa tra 46 e 58 anni e otto bambini tra i 16 ei 21 anni di età. Le domande per gli uomini vertevano sull’approccio che avevano rispetto alla paternità e sulle relazioni con gli adolescenti. I ragazzi, durante l’intervista, hanno fornito informazioni su alcuni dettagli della loro vita quotidiana e le loro relazioni con i loro padri.
Dall’analisi dei dati è emerso come il desiderio dei padri per il nascituro ha influenzato il loro rapporto con i figli. Più i padri erano consapevoli del loro desiderio di paternità più chiara appariva la loro percezione rispetto alla relazione con il minore. Nel rapporto tra padri e figli adolescenti, l’autore ha incontrato la “norma di attività.” Soprattutto i padri che sono meno presenti per i loro figli su basa quotidiana hanno il diritto di fare il più possibile con i loro figli. Mentre le madri tendono ad avere relazioni loro figli giornalmente, i padri operano sotto la regola che essi devono sempre sviluppare il loro rapporto attraverso attività specifiche e straordinarie. Dallo studio si evince anche come la maternità è raffigurata come il modello di cure parentali ed è spesso misurata contro la paternità. Tuttavia, lo studio evidenzia come ci siano concezioni distinte di paternità e quindi anche diversi concetti di mascolinità.
Foto Credits | Ed Yourdon on Flickr
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