Abbiamo parlato più volte di come tenere un diario possa aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi più facilmente, analizzando a posteriori i nostri errori, le nostre reazioni, quello che proviamo e monitorando, nero su bianco, piccoli successi, fallimenti, riprese e ricadute, ma soprattutto progressi perché vederli, veder avvicinarsi la meta, giorno dopo giorno, aiuta a sostenere i sacrifici. Quando siamo a dieta, quando stiamo lavorando ad un progetto, quando cerchiamo di smettere di fumare, quando stiamo risparmiando piuttosto che studiando per un esame, vedere a che punto siamo e che stiamo avanzando, seppur lentamente, ci dà lo stimolo e la grinta per continuare, per non desistere.
Anche in periodi della nostra vita in cui non ci sono sfide importanti all’orizzonte ed obiettivi imminenti da raggiungere, il diario resta un valido strumento di introspezione, per conoscersi, migliorarsi, amarsi, correggere il tiro ma soprattutto per esprimere le nostre emozioni, evitando di tenerci tutto dentro.
A volte anche un episodio insignificante può lasciare una certa traccia sul nostro bilancio emotivo e fare la differenza. Al momento non gli diamo peso e sembra non averci scalfito minimamente ma, a distanza di tempo, che si tratti di un’offesa, di una frase che ci ha ferito piuttosto che di una delusione, si ripresenterà e dovremo farci i conti o magari staremo male senza capire da dove viene il nostro malessere.
Tenere un diario, raccontando tutto quello che ci capita ed anche quelle piccole sciocchezze che non sembrano determinanti, può in tal caso aiutare a tenere traccia di tutte le nostre emozioni, di quello che proviamo ogni giorno dal risentimento alla rabbia, dall’amore alla delusione, dall’amarezza alla gioia. In questo modo sapremo cosa ci fa stare bene, rileggendo quelle righe, e cosa invece ci fa stare male e ci mette a disagio. Avremo la nostra lista di pillole di felicità immediatamente disponibile, quando l’umore crolla e c’è bisogno di dosi immediate di allegria e vitalità.