Lo stress psicosociale che deriva dalla ricerca del peso ideale può alterare la percezione delle proprie forme, portando gli adolescenti a pensare di essere sovrappeso quando invece non lo sono. Tale atteggiamento, secondo i ricercatori della Norwegian University of Science and Technology (NTNU), sarebbe in qualche modo correlato ad una maggiore propensione a diventare grassi.
“Percepire se stessi come grassi, quando effettivamente non lo si è, può portare i bambini di peso normale a diventare sovrappeso in età adulta”,
spiega Koenraad Cuypers, uno dei principali autori di questo studio e ricercatore presso la Norwegian University of Science and Technology (NTNU). I ricercatori danno diverse spiegazioni del fenomeno dell’aumento di peso. Seconda una di queste, sarebbe lo stress derivante dalla ricerca spasmodica del peso ideale, a provocare l’aumento ponderale. Inoltre seguire una dieta per un periodo limitato è controproducente perché il corpo si sforza di mantenere il peso che aveva precedentemente al cambio di regime alimentare.
In aggiunta, Cuypers tira in ballo il cambiamento di abitudini alimentari che tale percezione distorta del proprio peso può determinare. Secondo il ricercatore,
“Un’altra spiegazione potrebbe essere che i giovani che si giudicano grassi spesso cambiano le loro abitudini alimentari, saltando i pasti, per esempio. La ricerca ha dimostrato che rinunciare alla colazione può portare all’obesità”.
Questa indagine sulla salute, denominata Young-HUNT1, iniziata nel 1995-1997 su un gruppo di 1196 adolescenti, è proseguita nel 2006 fino al 2008 sullo stesso gruppo di partecipanti che nel frattempo erano cresciuti fino a diventare tra i 24 ei 30 anni di età. Dai dati è emerso come più del 50% delle ragazze che in età adolescenziale si erano percepite come grasse, successivamente, in età adulta, potevano essere catalogate come sovrappeso prendendo in considerazione l’indice di massa corporea, o BMI. Se poi, come misura dell’obesità, veniva presa in considerazione la circonferenza della vita, la percentuale dei sovrappeso balzava al 78%. Dalla ricerca emerge un altro dato significativo: le ragazze con un peso nella norma avevano una maggiore tendenza, rispetto ai maschi normopeso, a valutare se stesse come grasse.
Sempre Cuypers ha provato a spiegare questo risultato:
“Le ragazze sperimentano un maggior stress psico-sociale nel tentativo di raggiungere il corpo ideale. La società ha bisogno di allontanarsi dal focus sul peso, sottolineando, invece, le sane abitudini alimentari, come mangiare pasti regolari, variandoli, e fare la prima colazione. Le buone abitudini di sonno sono anche un vantaggio. Le norme di peso per la società devono essere modificate in modo che i giovani abbiano una visione più realistica di ciò che è normale. A scuola si dovrebbe parlare con i ragazzi su quali siano le forme normali del corpo, mostrando che tutti i corpi sono belli così come sono.”
Foto Credits / Mike Licht, NotionsCapital.com su Flickr
Commenti (1)