Dieta dimagrante e comportamento: quanto contano le nostre abitudini ed il modo in cui ci approcciamo al cibo per perdere peso? Più di quanto pensiamo, nel senso letterale del termine perché, secondo gli autori di Mindless Eating: Why We Eat More Than We Think, trascorriamo molto tempo a mangiare inconsapevolmente, ovvero senza renderci conto di quante calorie ingeriamo e persino del fatto che stiamo sgranocchiando una patatina dopo l’altra. Dalle abitudini alimentari si capisce molto sul tipo di ostacoli che si frappongono tra noi e la perdita di peso, spiega la psicologa Susan Albers, afferente alla Cleveland Clinic ed autrice del libro nonché esperta in disturbi alimentari e meccanismi psichici legati alle diete ed al legame tra psiche e cibo.
Il profilo psicologico di chi mangia senza riflettere ha una o più di queste caratteristiche:
a) Mangiate spesso quando siete nervosi, stressati o annoiati. Accontentate il vostro vero desiderio, con un hobby, scaricando la tensione, distraendovi.
b) Mangiate troppo alle feste o in compagnia di amici.
c) Tendete a mangiare tutte le volte che vedete qualcosa di commestibile, specie se ha un buon odore ed un sapore squisito.
d) Mangiate sempre agli stessi orari, sia che abbiate fame sia che non sentiate affatto appetito.
e) Siete troppo occupati per mangiare, generalmente sgranocchiate qualcosa a lavoro o mentre siete al computer.
f) Seguite alla lettera le regole della dieta, senza pensare se quel cibo vi va o meno.
g) Mangiate bene a tavola durante tutto l’anno ma avete difficoltà a mangiare sano in vacanza.
h) Mangiate sano durante il giorno, ma dopo il tramonto siete attratti da snack e cibo spazzatura.
In base alle vostre cattive abitudini il problema da risolvere alla radice varia:
a) Il vostro è un eating emozionale, mangiate per reagire alle emozioni, sia negative che positive.
b) Il vostro esagerare con il cibo è legato alla sfera sociale: mangiare in compagnia, questo è il punto debole su cui lavorare, magari frequentando persone che mangiano sano o imparando a controllarsi ogni volta che si è tentati di provare anche la pietanza ordinata dagli altri.
c) Siete molto reattivi ai vostri sensi e non sapete resistere a profumi appetitosi. Dovete lavorare sullo stare lontani dalle tentazioni.
d) Mangiate con inserito il pilota automatico, per routine. Imparate piuttosto a riconoscere quando non avete fame ed a fermarvi.
e) Il vostro rapporto con il cibo è multitasking: trangugiate qualcosa al volo tra un compito ed un altro. Cercate piuttosto di riservare dieci minuti escluvivamente al pasto per non distrarvi e sentirvi sazi più in fretta.
f) Mangiate troppo poco per rispettare le regole di una dieta ferrea ed il risultato è che poi vi abbuffate d’un colpo, peggiorando la situazione. Non lottate con la sensazione di fame e l’appetito: meglio soddisfarla che portare all’estremo la resistenza con conseguenze ancora più deleterie per la linea.
g) Non riuscite a trattenervi nelle occasioni speciali. Fate dei compromessi: più attività fisica durante le vacanze, rinunciare al pane, diminuire le porzioni pur provando tutto ecc…
h) Dopo una certa ora niente spuntini, state lontani dalla dispensa e se avete fame concedetevi una tisana.
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